CICCIANO – (Nello Lauro- Il Mattino) Quei pini di piazza Mazzini non s’hanno da tagliare. Parola dell’architetto Lucio Garella, soprintendente ai Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici, ed Etnoantropologici per Napoli e Provincia. Garella scrive, in una lettera indirizzata al sindaco di Cicciano e al responsabile dell’ufficio tecnico comunale “che è necessario sospendere ogni eventuale intervento che fosse stato programmato e che possa comportare la modifica dei luoghi, in assenza della preventiva autorizzazione della Soprintendenza”.
Tutto è partito da una richiesta di Salvatore Micillo capogruppo del Movimento Cinque Stelle in Commissione Ambiente della Camera dei Deputati e dal “Gruppo Attivisti Cicciano M5S” che hanno chiesto l’avvio del procedimento di dichiarazione dell’interesse culturale per la piazza Mazzini di Cicciano. Nelle scorse settimane ci sono stati anche un flash mob (con scarsa partecipazione) e la raccolta di 400 firme per evitare il taglio degli 11 alberi che compongono la “cartolina ciccianese” che dovrà essere cancellata per un progetto di restyling dell’agorà ciccianese.
Tra i motivi dello stop della Soprintendenza, il fatto che “la piazza è parte del tessuto del centro storico del Comune di Cicciano e che su di essa prospetta il complesso di antiche origini del Castello o Casa-fortezza, residenza ufficiale, alla fine del XIII secolo, dei cavalieri dell’ordine di San Giovanni di Gerusalemme”.