AVELLA (Bianca Bianco) Oggi è una professione inflazionata, spesso sotto i riflettori della cronaca e talora danneggiata dalle riforme imposte sul tema della giustizia. Ma, soprattutto un tempo, indossare la toga era il coronamento di un corso di studi e di esperienze di cui farsi vanto. Lo sa bene l’avvocato Carmine Napolitano, decano del Foro di Avellino che questa mattina sarà insignito della medaglia d’oro consegnata dall’Ordine degli avvocati a quei colleghi che hanno frequentato le aule di Tribunale e dedicato proficuamente la loro vita alla legge per almeno 40 anni.
La cerimonia di premiazione per gli otto lustri di “onorato esercizio” della professione si svolgerà presso l’aula magna del Tribunale del capoluogo irpino, alle 10,30. L’avvocato Napolitano sarà l’unico veterano della giustizia avellinese a ricevere l’onorificenza e soprattutto sarà il primo avvocato di Avella ad ottenere il riconoscimento. Un riconoscimento che arriva dopo cinquantatré anni dalla laurea in giurisprudenza alla Federico II, nel 1962, e dopo quaranta dall’iscrizione all’Albo avvenuta nel 1974. Oltre che avvocato, Napolitano è stato anche docente di diritto e di economia politica ma non ha mai abbandonato l’attività forense per la quale ha ottenuto premi, all’inizio della carriera, per le capacità oratorie, indefettibili in ciascun bravo avvocato.
A premiarlo, nel corso della cerimonia di questa mattina, sarà il presidente dell’Ordine forense Fabio Benigni insieme al presidente onorario Giovanni De Lucia, a Giulio Sandulli (Vicepresidente dell’Ordine), Biancamaria D’Agostino (Consigliere Segretario) Vincenzo Lieto (Consigliere Tesoriere) agli avvocati consiglieri ed al direttore degli Uffici del Consiglio Sabino Salvo.