COMIZIANO (SI)- Mancano pochissime ore all’ultima partita di campionato di Seconda Categoria. Il Rione Fellino affronterà a Solofra l’Hispanica e sarà una sfida decisiva per quanto riguarda la zona play-off. Uno dei protagonisti di questa stagione è Vincenzo Santaniello, uomo indispensabile per lo scacchiere di mister De Sarno. Terzino destro o centrocampista centrale, per lui non fa differenza. Un motorino instancabile, capace di essere utile anche in fase di possesso palla. Ecco le dichiarazioni del guerriero del Rione Fellino alla vigilia della delicata sfida di domani pomeriggio.
Contro il Banzano hai indossato la fascia da capitano. Che emozione hai provato?
“È sempre una bella emozione indossare la fascia da capitano, ma non perché io abbia più importanza rispetto agli altri ma perché ti dà uno stimolo in più e ti invoglia a dare di più cercando di dare la forza giusta a tutta la squadra”.
Sfida delicata e dura, risolta solo nella ripresa dopo un primo tempo sottotono: quali sono le motivazioni?
“Sapevamo dall’inizio che sarebbe stata una gara dura erché oggi tutti ci tengono a fare bella figura contro di noi. Tutti vorrebbero fermare questa nostra serie di vittorie e quindi cercano di dare il massimo fino alla fine senza regalare nulla. Anche loro come noi fanno sacrifici e penso sia pure giusto che ci mettano il massimo impegno giocando dal primo minuto fino alla fine. Le motivazioni sono sempre le stesse. Ci sta che magari qualche partita la giochiamo un po’ sottotono rispetto alle altre, ma alla fine prevale la nostra forza che è il gruppo e anche in partite come queste riusciamo a portare a casa i tre punti”.
Ora arriva l’Hispanika: quante possibilità ci sono di arrivare al secondo posto?
“Direi 50 e 50. E’ una partita dove può succedere di tutto. Dove vincerà chi è più forte non sono calcisticamente ma anche umanamente. Se dimostreremo di essere uniti dal primo minuti fino a ultimo, come lo siamo stati finora, io penso che possiamo toglierci questa soddisfazione. Inoltre, penso sia il giusto merito per tutti i sacrifici che abbiamo fatto per tutto l’impegno che da mesi ci mettiamo per questo progetto e credo che alla fine tutto questo verrà ripagato. Anche se l’umiltà non è il mio punto di forza, oggi voglio essere umile e dico che loro giocheranno con il fattore campo e con due risultati a disposizione. Loro sono i favoriti”.
Sei stato schierato sia come terzino destro sia come centrale di centrocampo: quale ruolo prediligi?
“All’inizio sono arrivato con l’idea di giocare terzino perché mi piace correre su quella fascia e difendere ma non ho mai avuto problemi di ruoli. Anzi forse mi manca solo giocatore difensore centrale visto che mi é capitato in questa stagione di giocare anche in porta. Quindi io parto con l’idea di dover dare il massimo poi il mister fa le sue scelte. A centrocampo ho cercato di adattarmi, ho dato sempre il massimo e dico grazie a mister de Sarno che mi ha fatto capire i giusti movimenti. L’importante è dare sempre il massimo, il ruolo non conta”.
Sotto la guida tecnica di mister De Sarno, in quale aspetto sei migliorato in questa stagione?
“Non giocavo da anni a calcio. Ultimamente ero entrato nel mondo del calcio a 5 un po controvoglia ma giusto per allenarmi un po. Non ho mai avuto un buon carattere e spesso ho fatto brutte figure. Quest’anno ho avuto la fortuna di far parte di questo progetto con un mister che reputo un fratello con un direttore che già conoscevo da tempo ma non avevamo un rapporto di amicizia come quello che abbiamo instaurato ora. Con tanti ragazzi abbiamo formato una famiglia.e tutto questo sopratutto grazie a mister se Sarno mi ha portato soprattutto a migliorare sotto l aspetto caratteriale. E’ vero, parlo un po troppo a volte ma lo faccio solo per il bene della squadra risultando a volte pesante ma tengo troppo a questa squadra e vorrei sempre il massimo da tutti e a volte mi lascio scappare qualche parolina di troppo e ne approfitto per chiedere scusa a tutti di questo mio comportamento . Poi un grazie a mister de Sarno lo devo fare anche sotto l aspetto calcistico perché non giocavo in un campo da calcio da 7 anni e sin dal primo giorno mi ha sempre dimostrato fiducia e ha sempre creduto in me. Quest’anno ho imparato tante cose che in anni precedenti non avevo fatto”.
Vestirai anche il prossimo anno la maglia del Rione Fellino, indipendentemente dalla categoria in cui sarà?
“Da parte mia c’è tutta la volontà di rimanere in questo gruppo. Le scelte le farà la società, ma di sicuro la mia risposta in tal caso sarà positiva. Ormai questa è la mia secondo famiglia e vorrei che questo progetto non finisse mai perché veramente mi trovo bene. Non mi interessa la categoria, basta stare insieme a queste persone stupende. Ne approffitto per ringraziare tutta la società e per dire forza ragazzi il nostro campionato inizia ora”.