NAPOLI- Lottano strenuamente per vedere riconosciuti i propri diritti e la propria dignità di lavoratori. Sono i dipendenti del Consorzio di bacino, tra i quali i tanti nolani impiegati presso il sito di ecoballe di Marigliano, che anche in queste ore portano avanti la loro battaglia per vedersi riconosciuto il pagamento degli stipendi. Sono 32 mesi che questi operai non ricevono salario, e sono sull’orlo della rovina. Da sei giorni questi lavoratori presidiano fisicamente e con striscioni il Municipio di Napoli e chiedono una risposta dal sindaco Luigi De Magistris.
La scorsa settimana un loro collega si era arrampicato su un cumulo di ecoballe a Marigliano ed aveva minacciato di darsi fuoc. Poi, dopo alcuni giorni di sciopero della fame, fu portato in ospedale dopo un collasso. La sua disperazione è condivisa da 1500 lavoratori dei Consorzi che da due anni e mezzo chiedono di essere pagati e chiedono che il loro destino lavorativo venga chiarito.