NOLA- Ieri mattina sindaci, associazioni ed istituzioni hanno firmato il protocollo d’intesa sulla “Terra dei Fuochi”. Un accordo che prevede iniziative per contrastare il fenomeno dei roghi tossici nella cosiddetta Terra dei fuochi, quella a nord di Napoli e a sud di Caserta, dove si registra un’impennata dei dati su tumori e malformazioni. Alla firma erano presenti 28 sindaci della Provincia di Napoli, tra cui quelli dell’area nolana, 18 della provincia di Caserta, i rappresentanti delle Prefetture di Napoli e Caserta, dell’Anci, delle Asl Napoli 1, 2 e 3 e di Caserta, l’Anas, il Fondo ambiente Italia, il Corpo forestale dello Stato, Legambiente Campania, l’Isde Medici per l’Ambiente ed il Delegato del Ministro dell’Interno per i roghi di rifiuti.
Presenti anche l’assessore all’Ambiente della Regione Campania, Giovanni Romano; il Prefetto di Napoli, Francesco Antonio Musolino; il Prefetto di Caserta, Donato Cafagna: l’Arcivescovo di Napoli, Cardinale Crescenzio Sepe, il Vescovo di Aversa, Monsignor Angelo Spinillo, il Parroco di Caivano, Don Maurizio Patriciello.
Con il protocollo d’intesa la Regione investe 5 milione di euro dei fondi Fas e li mette a disposizione dei Comuni che metteranno in campo progetti per il contrasto del fenomeno dei roghi tossici. A cura di Anas, Regione e Province verrà effettuato il monitoraggio della viabilità per impedire sversamenti e roghi e punire i responsabili. Inoltre viene attivato il portale on line Prometeo che consente un’informazione costante e aggiornata sulle azioni di contrasto e governo del fenomeno.
Per quanto riguarda i dati raccolti fino ad oggi, i roghi segnalati in questi primi sette mesi del 2013 sono stati 815. Incendi soprattutto serali e notturni di pneumatici, plastica e stracci.
Ci sono stati 2.296 pattugliamenti, che hanno portato a 1.886 denunce e a 128 contravvenzioni a veicoli per il trasporto illegale di rifiuti speciali.