NOLA- Da alcune settimane i sindaci hanno ingaggiato una battaglia contro Gori e il distacco dei contatori dell’acqua agli utenti morosi. Una battaglia che non vede in prima linea i sindaci del Nolano, dove pure da anni associazioni e comitati denunciano l’interruzione del servizio da parte della società nei confronti di chi non paga- per problemi economici o per ragioni ideologiche- la bolletta dell’acqua. I primi cittadini di molte comunità, tra cui Pompei, Casalnuovo, Scafati, Angri, che da tempo hanno aderito alla Rete dei primi cittadini contro la Gori, nei giorni scorsi hanno firmato le ordinanze con cui fanno divieto alla spa che gestisce il servizio idrico integrato di effettuare i distacchi dei contatori. Tutti i provvedimenti insistono sul fatto che l’acqua è bene pubblico e che ragioni di pubblica igiene e salute devono imporre il no ai forzati distacchi.
Nell’area nolana, però, le fasce tricolori sembrano sorde al richiamo dei colleghi e della Rete civica No Gori. Infatti sinora solo il sindaco di Roccarainola Raffaele De Simone ha emesso l’ordinanza, seguendo i sindaci di Brusciano e di Scisciano. Nessun altro primo cittadino, nell’Agro nolano, ha seguito le orme di De Simone.
Nel frattempo, i comitati e le associazioni hanno redato un prontuario per difendersi dai distacchi. Un “manuale di autodifesa” per “non cedere ai soprusi della Gori” sia in tema di tariffe che di interruzione della fornitura.