venerdì, Dicembre 27, 2024
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Omicidio Sarah Scazzi, Sabrina al padre: perche l’hai fatto?

TARANTO – Nuova udienza oggi in Corte d’Appello a Taranto per l’omicidio, nell’agosto del 2010, dell’allora quindicenne Sarah Scazzi ad Avetrana, paese della provincia di Taranto al confine con la provincia di Lecce. Oggi davanti ai giudici parlera’, per rendere dichiarazioni spontanee, Cosima Serrano, madre di Sabrina Misseri. Le due donne – rispettivamente zia e cugina di Sarah – sono infatti accusate di aver ucciso la quindicenne nella loro casa di Avetrana e per questo sono state condannate entrambe all’ergastolo dalla Corte d’Assise di Taranto. Secondo il verdetto dei giudici dell’Assise, Sabrina ha strangolato la cugina, provocandone la morte, mentre la madre la teneva ferma evitando che si divincolasse. Il tutto e’ avvenuto nella loro casa di Avetrana. Alla base dell’omicidio, la gelosia che Sabrina provava verso Sarah perche’ frequentava un giovane che invece piaceva alla stessa Sabrina. A delitto compiuto, il padre di Sabrina, Michele Misseri, ha poi occultato il cadavere della nipote in un pozzo cisterna in una campagna di sua proprieta’, alle porte di Avetrana, dove poi e’ stato ritrovato ai primi di ottobre del 2010. Fu lo stesso Michele ad indicare agli inquirenti dove era il corpo senza vita di Sarah, accusandosi anche dell’omicidio. Ma lo sviluppo delle indagini ha portato ad una conclusione ben diversa: Michele non ha ucciso la ragazza, l’omicidio e’ stato invece compiuto dalla zia e dalla cugina di Sarah. Ed e’ per questo che Sabrina e Cosima sono state condannate all’ergastolo in primo grado mentre Michele solo per occultamento di cadavere. Ma Sabrina e Cosima, assistite dai loro avvocati, hanno sempre dichiarato la loro innocenza, dicendo che Sarah e’ stata uccisa da Michele nel garage dell’abitazione di Avetrana. E anche Michele, dopo essersi inizialmente attribuito la responsabilita’ del delitto, ha prima accusato la figlia Sabrina e poi e’ tornato ad autoaccusarsi. Tesi che ha ripetuto anche nel processo in corso in Corte d’Appello. E oggi, oltre alla deposizione spontanea di Cosima Serrano, si parlera’ anche del contenuto di una telefonata intercorsa tra Sabrina e il padre la notte del 7 ottobre 2010, a confessione appena resa dal contadino di Avetrana. Riferendosi a quanto sta avvenendo, Sabrina chiama il genitore e dice: “Papa perche’ l’hai fatto? Io non me lo so spiegare! Tu non hai mai fatto niente di male, perche’ quel momento? Che ti e’ successo?”. Secondo gli avvocati di Sabrina, tra cui c’e’ il noto penalista Franco Coppi, la trascrizione di questa telefonata intercettata prova che e’ stato Michele Misseri, e non la figlia Sabrina, ad uccidere Sarah. E Sabrina va dunque scagionata. La difesa di Sabrina ha infatti sempre insistito sull’innocenza della cugina di Sarah e sull’assenza di riscontri all’accusa di omicidio. Per la difesa della famiglia di Sarah, invece, anche questa telefonata sarebbe in realta’ una finzione messa in atto da Sabrina che, sapendo di essere intercettata, provava a sviare il corso delle indagini. (agi)

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