NOLA- La tradizione dei gigli impone che arrivati sotto ‘o palazzo d’o vescovo in via San Felice, i cullatori ricevano dal vescovo stesso in dono vino o spumante, che il prelato cala dal balcone con un paniere. Ecco, ora rivedete e correggete questo rito, mettendovi gli occhiali color arcobaleno della festa, e pensate ad un gruppo di amici che ristora i cullatori ed i cittadini in festa non col vino ma con le patatine. E’ successo ieri, per la prima volta nella millenaria storia della ballata. Un happy hour in piena regola durante lo svolgimento della processione, precisamente presso la girata delle Carceri. Un lancio di buste di patatine dal balcone su cui si trovavano i rappresentanti dell’associazione “Quelli del Prosecco e Patatine” ha…lanciato una nuova “moda” gigliante. Che chissà non diventi appuntamento fisso. Tra goliardia e passione.
“Nei giorni scorsi non abbiamo mai nascosto la nostra simpatia e il sostegno ai maestri di festa della Barca 2013 e alla loro giovane, ma splendida “paranza”, Orgoglio Nolano- dicono i componenti della associazione- I maestri di festa, i “cullatori”, la musica e tutti i fan della Barca ci hanno regalato un momento emozionante quando arrivati alle carceri, hanno voluto omaggiarci con queste parole: siamo giovani, siamo liberi di scegliere e abbiamo scelto come nostri idoli – Quelli del Prosecco e Patatine. Dopo questo segno di stima, abbiamo voluto creare qualcosa di nuovo per la festa, lanciando dal balcone, dove era per quest’anno il nostro punto d’incontro, bustine di patatine verso la folla, per poi scendere in strada, metterci davanti alla Barca insieme, ai maestri di festa, la paranza, la musica a tutti i sostenitori, nel momento più intenso della festa, con migliaia di persone a chiedersi cosa stesse accadendo e dar vita a quello che possiamo definire il primo “Happy hour” della millenaria storia dei gigli. Si sono stappate decine di bottiglie di prosecco ballato e cantato con il sostegno di tutti. Abbiamo ringraziato e augurato ai ragazzi presenti ogni felicità, con le parole di Mimmo il nostro Presidente”.