domenica, Novembre 24, 2024
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Gigli 2013: su orari, sicurezza e ordinanze il regolamento è stato (quasi) carta straccia

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di Alberto De Sena

NOLA- Ore 8 del mattino, quello che da molti è stato definito “anno zero” della festa dei gigli si conclude con l’ultima posata del giglio del Sarto in Piazza Duomo. Dopo la festa del 2012, bruscamente interrotta alle 5 del mattino per disordini, quest’anno tutti gli obelischi sono riusciti a raggiungere il cuore della città e a posizionare i gigli con la faccia rivolta verso il Duomo. Non è certamente un successo, è un risultato scontato. Ma dopo quanto accaduto l’anno scorso, non era più scontato niente.

Quella di quest’anno doveva essere la festa del riscatto e su molti aspetti la musica sembra essere cambiata anche se sono tante le cose da rivedere. Già con l’esibizione degli 8 gigli e della Barca in Piazza Duomo in mattinata, il busto di San Paolino ha dovuto attendere sulla soglia della cattedrale 15 minuti oltre l’orario previsto per la benedizione delle torri. Di pomeriggio sostanzialmente sono stati rispettati gli orari di uscita dalla piazza centrale per imboccare il tortuoso percorso storico: insomma le prove generali per il rispetto dei tempi di percorrenza hanno dimostrato che la tabella di marcia imposta dai membri della fondazione non è poi cosi impossibile da rispettare, prova ne sono l’Ortolano ed il Salumiere che in 7 ore circa sono riusciti a portare a termine il tragitto storico. Evidentemente senza lunghe esibizioni la festa potrebbe concludersi negli orari prestabiliti. Qualche problema tecnico (ed in qualche caso qualche girata di troppo) ha invece rallentato il percorso dei restanti obelischi.

Se sul fronte regolamento i miglioramenti sembrano comunque possibili oltre che auspicabili, c’è da registrare un vero e proprio flop sulla questione sicurezza. Controlli pressoché assenti, cocci di vetro sparsi per le strade del centro (nonostante il divieto di vendere bevande in bottiglie di vetro), ambulanti con ingombranti carretti per la vendita delle bibite (anche questi vietati da una precedente ordinanza) hanno posto ostacoli sul cammino della processione sacra e profana.

Un capitolo a parte per il numero indefinibile di mamme e papà con passeggini al seguito, pericolosi forse più dei venditori ambulanti. Il piano sicurezza, varato a soli due giorni dalla ballata,  non è stato all’altezza di una manifestazione che attira in città migliaia di persone. C’è sicuramente bisogno di una forte revisione nelle regole della sicurezza, e soprattutto di maggiori controlli durante la giornata della ballata.

Ed ora che la musica si è fermata, i gigli riposano, dopo una stancante notte, in Piazza Duomo,  è arrivato il momento di godersi questi ultimi giorni di festa, poi Nola si proietterà verso il 2014, quello che sarà “l’anno uno” della fondazione, dei nuovi regolamenti da seguire e delle rigide tabelle di marcia. I gigli e la barca sono stati già assegnati, eccezione fatta per il Beccaio, per cui nei prossimi giorni si riapriranno i termini per le richieste d’assegnazione vista la rinuncia dell’unico aspirante maestro di festa che aveva presentato la domanda.

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