domenica, Dicembre 29, 2024
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A Nola è disastro verde pubblico: 54 alberi saranno abbattuti perché malati, colpa dell’incuria

DSC01872NOLA (di Vincenzo Capezzuto) – Oltre 50 alberi destinati all’abbattimento: 30 nell’area cimiteriale, 24 nella Villa Comunale. A questi si aggiunge tutta una serie di interventi straordinari di messa in sicurezza di almeno una decina di alberi tra l’area cimiteriale e la villa comunale. E’ quanto emerge dallo studio commissionato all’agronomo Giuseppe Cardiello dalla ditta che attualmente si occupa della manutenzione del verde pubblico per il Comune di Nola.

La situazione è stata illustrata nel corso di un incontro in cui erano presenti il sindaco Geremia Biancardi, Vincenzo Forino presidente del Forum Ambiente, il dirigente del settore ambiente del Comune di Nola Bernardo Arienzo, l’assessore all’Ambiente Luciano Parisi.

E’ stato il primo cittadino a spiegare le ragioni dell’intervento congiunto del Comune del Forum ambiente sulla situazione della flora cittadina:  “In seguito ai danni a numerosi alberi causati da una tromba d’aria nel mese di giugno- ha detto Biancardi-  decidemmo insieme alla ditta che cura la manutenzione del verde pubblico di monitorare la situazione attuale nelle zone maggiormente colpite: cimitero e villa comunale. Abbiamo poi contattato il Forum ambiente area nolana, impegnandoci in un percorso comune”.

Il quadro dipinto dall’agronomo Cardiello è drammatico: su 73 alberi sottoposti a verifiche e controlli se ne salvano poco meno di 20. Per 54 non c’è scelta, sarà obbligatorio l’abbattimento. Una situazione, stando a quanto emerge dai dati forniti, imputabile principalmente ad errore umano. Nell’area cimiteriale “tutti gli interventi realizzati nel cimitero (rifacimento dei viali, costruzione di nuove cappelle, manutenzione e/o relaizzazione impinati) hanno causato molteplici danni, spesso irreversibili… aumentando il rischio per la pubblica e privata incolumità” si legge nella relazione di Cardiello. Stessa situazione anche nella villa Comunale, dove “il rifacimento della pavimentazione, le potature eccessive e senza criterio, il mancato rispetto di norme legate ad un limite del diametro di potatura, una manutenzione effettuata solo a ridurre le condizioni di conflitto tra le piante e mai a tenere in conto l’esigenza di queste ultime e l’errato funzionamento degli impinati di irrigazione funzionati anche in caso di maltempo (Cardiello cita ad esempio con foto il mese di luglio 2014 con impianto a pioggia funzionante giornalmente nonostante 20 giorni di pioggia) con eccesso d’acqua che ha facilitato la diffusione di una serie di patologie, costringono a prendere decisioni drastiche” spiega Cardiello.

Chiede invece ulteriori accertamenti Forino del Forum ambiente, soprattutto “per quanto riguarda il ‘Cipresso Montezuma’, albero secolare oltre che protetto, per cui chiediamo con forza indagini con il metodo Sim (Static Integrated Methods)”. Metodo che comporterà un allungamento dei tempi previsti. Tempistiche su cui punta il dito la consigliere Tripaldi che chiede al sindaco “se verranno rispettati i quattro mesi previsti in precedenza dall’assessore Parisi”. Tempi che, spiega Biancardi non “potranno essere rispettati, nonostante non fossi a conoscenza di tali indicazioni, anche perché per queste costose analisi occorreranno più di trenta giorni”.

Risponde invece alle accuse sulle responsabilità (gli “imperdonabili errori umani” della relazione Cardiello) delle precedenti amministrazioni di centrodestra il sindaco Biancardi. “Bisogno tornare parecchio indietro nel tempo per risalire a certe colpe – commenta – In precedenza si occupava della potatura il consorzio Campania Felix, ed io nel primo mandato ho provveduto a sistemare la situazione. Adesso però è inutile piangere sul latte versato e bisogna guardare avanti, collaborando tutti insieme per risolvere in fretta una situazione che vede a rischio l’incolumità di tante persone e bambini”.

Dure le accuse del gruppo ‘Attivisti’ del Movimento Cinque Stelle, presente alla conferenza, che punta il dito sulle responsabilità dell’amministrazione comunale in merito alla gestione del verde pubblico negli anni precedenti e critica l’impossibilità di accesso a tutta la documentazione inerente la vicenda, comprese le determine riguardanti i recenti abbattimenti effettuati dall’amministrazione.

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