sabato, Dicembre 28, 2024
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Oceanomare, naufragio di Baricco nell’esistenza umana

(di Isabella Savinelli) Un oceano di parole in un mare di emozioni: “Oceano mare”, un romanzo dello scrittore, regista, sceneggiatore, conduttore televisivo Alessandro Baricco, esponente della scena e della narrativa italiana contemporanea. Già nel lontano 1993 con questo romanzo, ristampato poi nel 2007, si è imposto come un autore singolare  capace, con le sue opere, di coinvolgere il lettore in un turbine di emozioni inesplorate, in un clima surreale con personaggi sopra le righe e una foresta di simboli tra le righe.

Il romanzo è diviso in tre libri: “Locanda Almayer”, in cui si spiegano le ragioni per cui i personaggi si trovano alla locanda, principale ambientazione della storia; “Il ventre del mare”, in cui è narrata la terribile vicenda da Adams e Savigny; “I canti del ritorno”, in cui viene raccontato l’epilogo di ogni personaggio. Nel primo libro è presente la maggior parte dei personaggi. Plasson è un pittore che, abbandonata la sua solita e vecchia vita, si reca in un luogo silenzioso per dipingere il mare ma le sue tele sono sempre ostinatamente bianche; Bartleboom, professore che nutre il bisogno di definire il confine del mare per completare i suoi studi sui limiti; Elisewin, malata della vita, timorosa di tutto e di tutti, che potrà guarire soltanto grazie al mare; Madame Deveirà, mandata in quel luogo dal marito per dimenticare un amore adultero. La seconda parte del libro fa riferimento al naufragio di una nave della marina francese avvenuto molto tempo prima e vi inserisce la tragica e impetuosa storia di Adams e Savigny, il primo perde la sua cara fidanzata per opera del secondo e, nella locanda, trova il modo di vendicarsi. Il terzo libro è quello conclusivo: dalla stanza chiusa e misteriosa della locanda esce un uomo che, perso nella volontà di scrivere il mare, va via dalla locanda che magicamente scompare portando con sé il destino di ogni uomo che vi ha alloggiato.

Il romanzo è un ricomporsi di pezzi sparsi: la vocazione fantastica dell’autore, la forza suggestiva emanata dalle sue parole e lo stile sperimentale intriso di voli pindarici, pause ragionate e di personaggi e fatti apparentemente sconnessi, trovano poi compimento in un disegno a tutto tondo a cui si arriva lasciandosi guidare dall’emotività e dalla serena interiorità che ci rende tanto simili al mare. I personaggi costituiscono la vera forza di questo libro: le loro vite, a primo impatto senza nesso, si intrecciano grazie a un comune denominatore, il mare, che si rivelerà consigliere e carnefice al tempo stesso, fonte infinita di sicurezza e di inquietudine. Baricco sceglie come sfondo la storia del naufragio della fregata francese dell’Alliance, i cui 147 superstiti furono lasciati su una zattera alle intemperie del mare, lo stesso naufragio dipinto da Gericault nella “Zattera della Medusa”. L’opera non è di sicuro per gli amanti degli intrecci e dell’avventura e non tiene compagnia nel trambusto dei mezzi, è un libro che esige una calma interiore ed esterna perché leggerlo è come ascoltare una piacevole poesia, come sedersi su di uno scoglio e osservare l’immenso mare e farsi travolgere da tutto l’infinito che ne deriva. Il lettore attento e non occasionale sicuramente converrà col grande Leopardi: “E il naufragar m’è dolce in questo mare”.

TITOLO: Oceano mare

AUTORE: Alessandro Baricco

EDITORE: Feltrinelli

ANNO: 2007

PAGINE: 212

PREZZO: 7.50 €

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