NOLA- Altri venticinquemila euro per la Fondazione Parco letterario Giordano Bruno. Nata per diffondere e tutelare l’immagine del filosofo nato a Nola e arso vivo a Campo de’ fiori, diventata ben presto “scatola vuota”, oggi è riempita dai periodici finanziamenti dell’ente di piazza Duomo. Il parco letterario nei giorni scorsi ha ricevuto un ulteriore stanziamento di 25mila euro per le manifestazioni legate al Bimillenario di Ottaviano Augusto. Cosa c’entri Giordano Bruno con Augusto non è dato intendere, ma, si legge nella delibera che ha approvato lo stanziamento, la fondazione bruniana ha quale scopo quello della “promozione e valorizzazione culturale e turistica del patrimonio artistico, letterario e dei beni culturali presenti nel territorio”.
Con questa premessa l’assessorato ai Beni culturali, impegnato nelle attività legate al Bimillenario (è in corso di svolgimento “Settembrarte per Augusto” insieme a Meridies che terminerà il 14 ottobr)e- ha chiesto ed ottenuto lo stanziamento della somma di 25mila euro (somma da imputare al bilancio in via di approvazione) per l’organizzazione delle manifestazioni. La delibera affida al Parco letterario l’esecuzione operativa dei “festeggiamenti relativi al Bimillenario della morte di Ottaviano Augusto con i relativi affidamenti di servizi e forniture” e stanzia i soldi “per tutte le spese riguardanti le manifestazioni programmate da questo Assessorato in sinergia con la Fondazione Parco Letterario G.Bruno”.
Con questo ulteriore finanziamento dunque continua a sopravvivere il parco letterario, da più parti definito “fondazione fantasma” le cui attività culturali e di programmazione per molto tempo- se non da sempre- sono state prive di incisività e tribolate. Ultimo finanziamento in ordine di tempo furono altri 25mila euro per l’organizzazione degli eventi stavolta legati davvero all’eretico di Castelcicala.
Una boccata di ossigeno, una manovra di periodica rianimazione da parte del Comune per un ente che di fatto non è mai riuscito a spiccare il volo. Nato nel 2004, l’ultimo travagliato Consiglio di amministrazione dell’ente nato per salvaguardare e tutelare la figura del filosofo e promuovere studi ed eventi, c’è stato nel 2012. Da allora è rimasto tutto lettera morta. La fondazione dovrebbe essere composta da membri del Comune, della Regione e della Provincia, ma soprattutto Regione e Provincia latitano. Via via hanno abbandonato la barca alcuni dei suoi componenti: Michele Mezza, presidente nel 2010, poi il preside Paolo Allocca: entrambi andati via per l’evidente inerzia degli enti chiamati a dirigere l’attività della Fondazione. Del Cda fanno parte Aniello Montano (indicato dalla Regione), Vincenzo Meo e Franco Iannone (Comune), ma il consiglio non è mai veramente divenuto operativo. Forse anche per mancanza di fondi.Fondi che non ci sono mai stati, visto che la Regione nell’ultimo stanziamento a favore di Fondazioni ed Associazioni di cui è parte (delibera di Giunta Regionale n. 681 del 30.12.2013) non ha dato un euro a quella dedicata a Giordano Bruno, di cui fa (farebbe) parte. L’ultimo finanziamento risale al 2009 (100mila euro per la Biennale Bruniana). Da allora, nulla. Oggi, questi altri 25mila euro per Augusto.