NOLA- (di Vincenzo Capezzuto)
BALBI 5.5 Deve (e soprattutto può) ancora crescere. Soprattutto sotto l’aspetto caratteriale. Nessuna pecca grave tra i pali 8dove a dire il vero sembra cavarsela benino), ma nelle uscite sembra mancare di sicurezza, soprattutto nell’area piccola. Talvolta dovrebbe osare di più. Nessuna colpa sul gol. Sicuro che la prossima andrà meglio. TIMIDO.
MARINO 6 Rimedia a qualche piccola incertezza con grinta e carattere. Discreto in difesa, non disdegna di spingersi in avanti. Da apprezzare (per buona volontà) una rincorsa di un avversario coast to coast. Anche se svolge il compitino assegnatogli senza eccellere. SOLDATINO.
ZERO 6.5 Meno appariscente del compagno Caccavale, ma la sostanza non cambia. Come un po’ tutti i compagni di squadra non è al top, ma quando il fisico non regge rimedia con l’esperienza. Gara senza sbavature. BALUARDO.
CACCAVALE 6.5 Nola già lo conosce. Grinta, cuore e carattere da vendere. Qualche piccola disattenzione, soprattutto in avvio,ma uno come lui in un modo o nell’altro riesce sempre a cavarsela. Una bella chiusura in scivolata infiamma lo stadio. In difesa tutti zitti: comanda lui. IL RUGGITO DEL LEONE.
CALIENDO 6- Senza infamia e senza lode. Il capitano dei bianconeri sente forse un poco troppo la partita. In più di un’occasione appare eccessivamente teso e nervoso. STAI SERENO.
ALFIERI 5.5 Nei primi minuti sembra voler far sfaceli, ma col passare dei minuti la sua carica esplosiva si esaurisce. Corre, sbuffa, si danna l’anima ma senza risultati apprezzabili. Un paio di dribbling fini a se stessi e alcune conclusioni senza pretese da distanza siderale ne inficiano la prestazione. E’ giovanissimo però, e una gara storta può capitare a tutti. A tratti ha fatto comunque vedere di avere ampissimi margini di miglioramento (crederci sempre, mollare mai!!!). WANTED.
LONGOBARDI (dal 10’st) 6 Parte centrale di centrocampo, finisce esterno avanzato a sinistra. Frizzante e dinamico, entra al momento giusto. La sua velocità mette in allarme la difesa avversaria. PIMPANTE.
SASSO 6.5 Testa sempre alta, ottimo senso della posizione e piedi da metronomo . Nel primo tempo è lui il faro della mediana. Sbaglia il primo passaggio al 58’. Con lo scorrere del tempo le gambe si fanno pesanti e viene meno. A fine gara lo staff tecnico mi dice che è solo al 50%. CERVELLO FINO… E PIEDE SOPRAFFINO
ADDEO (dal 35’st) SV Gettato nella mischia nel finale, si rimbocca le maniche e dà il suo contributo senza risparmiarsi. Troppo poco però per dare un voto… Sarà per la prossima volta.
CONTE 5.5 Dovrebbe avere il tigre nel motore, ma stavolta non ingrana la marcia. Esprime il suo potenziale solo a tratti. Purtroppo o per fortuna, da uno con le sue potenzialità ci si aspetta sempre una gara al di sopra delle righe. L’ingresso di De Biase giova anche a lui. Finisce in crescendo. INGOLFATO.
DELLA MARCA 6+ Certi palcoscenici lo esaltano. Nel primo tempo non riesce a incidere, ma fa un grande lavoro oscuro tra facendo avnti e indietro tra l’attacco e il centrocampo. Nella ripresa viene arretrato in mediana e delizia il pubblico con bei lanci e qualche buona giocata. PUROSANGUE.
NAPPI 6: E’ sicuramente più indietro dei compagni nella preparazione. Vorrebbe (e potrebbe) fare cose che per adesso i muscoli non gli consentono. Nonostante questo, nel primo tempo, fa reparto da solo, facendo a sportellate con i centrali avversari. A volte le prende, altre le dà. CORAZZIERE.
CAVEZZA 5.5 I palloni giocabili che vede nel primo tempo si contano sulle dita di una mano, anche se non è solo colpa sua. Non riesce ad incidere, e nonostante qualche bel dribbling ,raramente indovina un cross. Come altri può e deve fare di più. Le potenzialità comunque ce le ha. Forza e coraggio, la prossima andrà meglio. RIMANDATO.
DE BIASE (dal 20’st) 7 30 secondi e fa subito capire ai tifosi (e al portiere avversario) di che pasta è fatto. Al secondo tentavo fa esplodere lo Sporting Club. Provvidenziale, il suo ingresso cambia in meglio la partita. Si vede subito che uno come lui vive di pane e gol. AFFAMATO.
ALL. SANTANIELLO 6.5 Sacrifica qualche elemento sull’altare dell’equilibrio e della prudenza tattica. Alla fine il risultato gli dà ragione. Più di altri, avrà sentito il peso dell’esordio di fronte al nutrito pubblico di casa. La notte prima della partita non deve aver chiuso occhio (e non solo perché ha lavorato al pub). Bravo a leggere la gara e correggere la squadra in corsa. E’ consapevole che sarà sempre sotto esame, ma le pressioni sembrano non condizionarne le scelte e minarne la lucidità nei momenti chiave. CAPOMASTRO.