CASAMARCIANO- (di Bianca Bianco) La competizione tra compagnie teatrali finisce…tra le risate. E’ stata l’esilarante e benissimo recitata “Fumo negli occhi” messa in scena dagli attori de “Il Canovaccio” di Leonforte, provincia di Enna, a chiudere la gara tra attori e registi che quest’anno ha portato al festival nazionale del teatro artisti da tutta Italia. Quattro le compagnie che si sono sfidate sul palco posto ai piedi di Santa Maria del Plesco (Maurizio Merolla, che si è esibito presso le Basiliche di Cimitile, era fuori concorso), ieri sera le giurie popolare e tecnica hanno deciso in camera caritatis i vincitori delle diverse categorie che verranno decretati questa sera nel corso del Galà che chiude la quarta edizione della rassegna. Una rassegna iniziata il 2 settembre che, sfidando il maltempo che in verità ha risparmiato il palcoscenico casamarcianese, ha portato nel piccolo Comune dell’Agro tra le migliori espressioni del teatro amatoriale e non del panorama italiano. Dalla messa in scena della Compagnia Giocoteatro di Roma, in pirandelliana sospensione tra finzione e realtà, alla verace e sicula comicità de “Il Canovaccio”, dal musical a due voci delle “Sante e balorde”con la loro corte dei miracoli al geniale successo internazionale di Luigi Lunari “Tre sull’altalena” rappresentata dai bolognesi della Compagnia “Pomodoro”, ogni aspetto dell’arte cara alla musa Talìa si è palesato sulle assi del palco di Santa Maria del Plesco.
A chiudere l’entusiasmante competizione, conclusasi con il tutto esaurito in tutte le serate, il galà al quale prenderanno parte Carlo di Lonardo, Massimo Wertmuller, Rosalia Porcaro, Fabrizio Giannini, Antonio Sanna e Laura Amadei. Nel corso della serata, in cui si avranno le premiazioni, il concerto recital su Pablo Neruda (Gruppo musicale musiche barocche). L’appuntamento è per le 20,30 presso la Chiesa di Santa Maria del Plesco.
L’attesa per conoscere i nomi dei premiati è grande, ma al di là della mera sfida di bravura resta la piacevole sensazione di avere vissuto una settimana di arte declinata in quasi ogni sua versione, arricchita da un palcoscenico strepitoso e resa inimitabile dalla vivacità del luogo che l’ha ospitata per il quarto anno consecutivo divenendo capitale teatrale per sette giorni.
