COMIZIANO- E’ iniziato come un giallo ma si sta trasformando in rivolta civile degli automobilisti. Da qualche settimana il già vituperato autovelox che segnala chi supera i limiti di velocità lungo la Nazionale delle Puglie, nel territorio di Comiziano, è finito alla gogna nuovamente. Dal nulla è infatti apparsa la nuova segnaletica che, laddove prima indicava in 50 chilometri orari il limite insuperabile a meno di pesanti sanzioni amministrative, oggi stabilisce un massimo di 30 chilometri all’ora. Una velocità che, in una strada extraurbana, è di certo peculiare. Moltissimi conducenti già abituati dalla primavera del 2013 (periodo in cui tra mille polemiche è stato installato sul lato di chi va in direzione Nola) ad alzare il piede dall’acceleratore quando si trovano in prossimità dell’autovelox, hanno chiesto lumi e stanno fioccando in questi giorni i reclami e gli esposti alla Polizia stradale. La rabbia di parecchi viene sfogata pure su un gruppo Facebook che esiste da oltre un anno proprio per manifestare contrarietà alla scatolina che da subito ha fatto strage di punti patente e di portafogli tra chi percorre la trafficata Nazionale delle Puglie, viste le esose multe comminate dalla Municipale di Comiziano a chi superava il limite. Sull’abbassamento del limite orario però nessuno sinora ha saputo dare notizie certe. La Polizia stradale ha accolto i reclami ma non è competente, così come non è competente il Comune di Comiziano che ha chiesto lumi alla società. Dall’ente comizianese arrivano comunque rassicurazioni: “”Il limite di velocità- spiega il consigliere Michele Miele- è invariato a 50 km/h. Il cartello dei 30 km orari è stato installato dall’Anas a causa della strada dissestata in prossimità di centro abitato”. L’autovelox dunque non sarebbe stato tarato sulla nuova velocità, ma il clima tra i conducenti è già quello di protesta civile. L’anno scorso, proprio d’estate, occuparono il Comune di Comiziano per manifestare contro l’installazione della macchinetta . L’amministrazione comunale fu accusata di volere fare cassa sui proventi delle multe e furono intraprese numerose iniziative. Sono centinaia i ricorsi pendenti (e molti sono stati accolti))dinanzi il giudice di pace di Cicciano, competente per territorio, con cui si chiede l’annullamento dei verbali per le motivazioni più disparate. Sull’argomento è stato inoltrato anche un esposto presso la Procura di Nola in cui si contesta il reato di truffa da parte di Anas e Comune di Comiziano.