CIMITILE – Porte chiuse alla cultura. Nella settimana di Ferragosto, quella vacanziera per eccellenza in cui musei, siti archeologici e monumenti restano aperti per essere ammirati, il Nolano va controtendenza. Qui, a Cimitile, uno delle più importanti testimonianze religiose, architettoniche e storiche della Campania, le Basiliche paleocristiane, sono rimaste chiude per tre giorni. A gridare allo scandalo e chiedere l’immediato intervento dell’assessore regionale al Turismo Pasquale Sommese (peraltro originario di Cimitile), è il consigliere di opposizione Tommaso Panagrosso. Che punta il dito contro la scelta dell’amministrazione (che gestisce parte del sito) di serrare i cancelli il 15, 16, 17 agosto e accusa: “Nei giorni in cui il sito era aperto ho riscontrato le condizioni di assoluto abbandono in cui versa tutta l’area attinente al sito con cumuli di erba, attrezzature per l’irrigazione lasciate sul percorso pedonale, erba incolta, piante e fiori bruciati dal sole per il disappunto dei turisti presenti”. L’aspetto che maggiormente ha indignato Panagrosso e gli altri visitatori è stata l’ordinanza, affissa all’esterno e firmata dal sindaco, che avvisava della chiusura proprio nei giorni clou del Ferragosto: “Assurdo e dannoso- afferma il consigliere-. Che senso spendere più di 300 mila euro per la promozione della nostra città se poi le basiliche, nei giorni in cui, le “bellezze” archeologiche e culturali, dovrebbero essere fruibili ai tanti turisti in giro per l’Italia, il sindaco le chiude per ferie?”. Panagrosso ha dunque annunciato che si rivolgerò all’assessore regionale per segnalare la condizione delle Basiliche e chiedere provvedimenti. Il sindaco di Cimitile Nunzio Provvisiero però smentisce: “Non c’è stata alcuna ordinanza di chiusura, forse si è trattato di una chiusura temporanea per impegni del custode”. Sullo stato del sito spiega: “Abbiamo fatto effettuare delle potature che saranno ripetute lunedì. Noi abbiamo una grande attenzione per le Basiliche che sono il nostro unico e grande gioiello”.
