sabato, Gennaio 18, 2025
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Regi Lagni, emergenza non va in vacanza a Nola: opposizione chiede di vedere piano di manutenzione dei canali

Mariafranca Tripaldi
Mariafranca Tripaldi

NOLA- (di Bianca Bianco) Neanche ad agosto va in vacanza l’emergenza Regi Lagni. Dopo l’interrogazione al ministro per l’ambiente presentata da alcuni parlamentari di Sinistra ecologia e libertà la scorsa settimana, anche a Nola la politica si mobilita.  E’ stata depositata ieri mattina presso gli uffici di Palazzo di città l’interrogazione firmata dal neo consigliere di minoranza Mariafranca Tripaldi dedicata proprio alla condizione dei canali di epoca borbonica. Una richiesta rivolta al sindaco Geremia Biancardi ed all’assessore competente (dovrebbe essere il delegato all’ambiente Luciano Parisi) per fare il punto sulle opere necessarie per evitare i danni conseguenti le esondazioni degli alvei.

Una tematica attuale, sebbene si sia in piena estate ed alla vigilia del ferragosto. L’ultimo straripamento c’è stato lo scorso 19 giugno, poco meno di due mesi fa, causato da una bomba d’acqua che a Nola ha determinato danni ingenti nella zona di via Cimitero e via Boccio, nell’hinterland ha causato disastri a Tufino, Camposano, Cicciano. Sul banco degli imputati per quella drammatica situazione sulla quale anche il vescovo di Nola indirizzò una missiva al presidente della Regione Caldoro, la mancata bonifica e manutenzione dei canali che causa ingorghi e “tappi” che spingono l’acqua a defluire verso l’esterno. La fragilità delle sponde fa il resto.

Il consigliere Tripaldi chiede dunque “quali siano i criteri adottati, oltre che il rapporto sinergico con le competenti autorità per evitare lo straripamento dei Regi Lagni, non potendosi ignorare le scabrose situazione in cui versano né le recenti esondazioni”. “Purtroppo- continua il consigliere di opposizione-  sembrerebbe che un comportamento inerte provochi danni agli abitanti e per conseguenza danni economici al Comune stesso, con l’obbligo, a carico di quest’ultimo di rivalersi successivamente nei confronti degli enti gerarchicamente preposti. La conseguenza immediata dello sversamento dei liquami provenienti dai lagni pone una situazione di pericolo della salute a carico dei cittadini, per l’impossibilità della classificazione del materiale sversato negli alvei, per la mancata sorveglianza degli stessi e notevoli disagi agli stessi per l’allagamento delle strade delle pertinenze ed in alcuni casi delle stesse abitazioni”.

Nell’interrogazione, Tripaldi chiede di conoscere il piano di manutenzione adottato dagli enti competenti e il responsabile comunale del coordinamento delle opere manutentive nonché “la eventuale predisposizione di strutture o di pianificazione di interventi in emergenza con l’indicazione del settore dell’ufficio comunale che sarà incaricato di affrontare nell’immediatezza la situazione di pericolo e di disagio”.

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