CICCIANO – A 12 giorni dopo il forzato addio il caso Testaverde tiene ancora banco in città. Il mancato rinnovo contrattuale da parte dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Raffaele Arvonio ha provocato la reazione della Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale di Cicciano. Il coordinatore Carlo Mascolo esprime in in documento dal titolo “La legalità al primo posto” “piena solidarietà all’ormai ex comandante della polizia locale di Cicciano Fulvio Testaverde “per il lavoro svolto fino ad oggi nel nostro paese con rettitudine, oculatezza e senso di responsabilità; nonché manifesta il proprio disappunto in merito al mancato rinnovo del contratto alla scadenza del suo mandato da parte del sindaco di Cicciano”. Il più volte assessore e consigliere comunale afferma: “E’ vero che il contratto d’incarico del nostro comandante dei vigili urbani scadeva il 30 giugno 2014, ma è pur vero che lo stesso poteva essere rinnovato proprio in considerazione della sua abnegazione al lavoro e della sua elevata operosità messa in campo durante tutto il suo mandato. Tuttavia l’amministazione comunale – continua Mascolo – ha ritenuto di non rinnovare il contratto al comandante Testaverde, rappresentandogli in tal modo tutta la gratitudine per la diligenza ed operosità mostrata nello espletamento del suo incarico. Questo è il modo in cui il Comune di Cicciano ha ripagato il comandante dei vigili urbani di Cicciano per aver espletato con dignità, decoro, professionalità e diligenza il suo mandato”. Una cosa inaccettabile per il leader ciccianese di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale: “Quindi la scelta dell’amministrazione Arvonio è stata chiara e netta: via il comandante Testaverde perchè ci ha creato qualche problema. Cari amministratori avete fatto la scelta di restare dalla parte di chi vuole continuare a vivere di clientelismo sperperando il denaro pubblico e di stare contro chi, nel legittimo esercizio dei suoi poteri, non ha fatto altro che indirizzare il comando dei vigili urbani, nel rispetto delle proprie competenze, a svolgere il proprio mandato nella legalità e nella trasparenza”. Mascolo invita infine ” i cittadini a riflettere su cosa è avvenuto in quest’anno di amministrazione Arvonio: i due arresti nell’ambito del gruppo di maggioranza (un consigliere e un assessore); nonché tutti i disastri economico – finanziari e politici che hanno, altresì, interessato la stampa. Un amministratore comunale, cui è demandato esclusivamente l’onere di programmare l’indirizzo politico del Paese, non può svolgere alcuna ingerenza nelle attività di gestione dello stesso; anzi un buon amministratore è tenuto, nel rispetto delle regole, anche laddove si siano verificati eventi che hanno potuto minare la credibilità dell’ente, a discostarsi dalle condotte illecite ed a predisporre un oculato controllo della gestione nell’interesse solo ed esclusivo della collettività”.