NAPOLI- Nella tarda mattinata di ieri, alle ore 11.00 circa, in Napoli al Corso San Giovanni, la Polizia di Stato ha proceduto all’arresto, in flagranza di reato, di Gennaro Arena, di 46 anni, con pregiudizi di polizia, poiché ritenuto responsabile, in concorso con altri, allo stato non ancora identificati, di tentata estorsione, continuata ed aggravata dal metodo mafioso. In particolare l’uomo, nello scorso mese di giugno, si era presentato a bordo di un motociclo, all’interno di un cantiere edile in Corso S. Giovanni, ove erano in corso dei lavori di ristrutturazione di un immobile, minacciando le maestranze presenti e manifestando chiari propositi estorsivi. Nella circostanza l’individuo, imponendo la sospensione dei lavori, intimava al capo cantiere di riferire al titolare della ditta che si sarebbe dovuto recare presso “la 46”, complesso di palazzine popolari ubicate tra la via Ravello e la via Sorrento, ovvero l’isolato n. 46 del Rione Villa, la nota “roccaforte” del clan Reale- Rinaldi, dove a tutt’oggi risiedono esponenti ed affiliati alla citata organizzazione camorristica. Gli agenti della Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile, esperti nel settore, dopo aver predisposto mirati servizi di osservazione all’interno del cantiere, dissimulandosi tra gli operai, vedevano sopraggiungere un uomo che chiedeva del “masto”. A tanto uno dei poliziotti, dopo aver chiesto all’individuo chi fosse e cosa volesse, si sentiva rispondere le testuali parole: “Allora? “- Vi abbiamo fatto lavorare senza darvi fastidio ma adesso dovete venire a parlare con i compagni della 46 …. Altrimenti …. Non lavorate più … “. Ad un tratto il soggetto, intuendo probabilmente di non trovarsi al cospetto del reale responsabile, senza aggiungere altro, tentava di darsi alla fuga, ingaggiando anche una colluttazione con il personale operante ma veniva prontamente bloccato e tratto in arresto per tentata estorsione aggravata e continuata, posta in essere nei confronti del titolare della ditta. Arena annovera numerosi pregiudizi di polizia specifici, reati contro il patrimonio e spaccio di stupefacenti.