MUGNANO DEL CARDINALE-(di Bianca Bianco) Un anno senza Enzo. Esattamente un anno fa si spegneva, dopo una breve e terribile malattia, l’attore Enzo D’Apolito. Poco più che quarantenne, Enzo morì dopo avere lottato invano contro un male oscuro che si insinuò nella sua esistenza fino ad allora solare, arricchita da un impegno artistico costante, caparbio. Enzo ha lasciato nello sconforto e nel dolore non solo i suoi familiari, gli amici, chi gli era vicino da anni, ma tutta la comunità di Mugnano e del Cardinale, creando con la sua assenza un vuoto difficilmente colmabile come avviene sempre quando si ha la fortuna di condividere il proprio tempo o solo il proprio spazio con persone speciali, capaci di stemperare le difficoltà con una inesauribile vena giocosa e spensierata. Enzo D’Apolito, racconta chi gli è stato amico per anni, era anche altro. Generoso, sincero, pungente, mai astioso. E innamorato dell’arte, della lingua napoletana, del teatro, di Eduardo. Il suo talento attoriale, schietto e naturale, mai costruito, era apprezzato da molti, non solo nel Baianese. Il suo impegno con la compagnia “La Macchia”, con le piece di Franco Scotto, con i colleghi delle tante compagnie con cui ha collaborato, con i registi che gli hanno dato fiducia, resta una piccola eredità per il suo paese e per il Mandamento. In un anno accadono tante cose, splendide o tristi, importanti o inutili. Ciò che in questo anno non è mai passato per chi lo ha conosciuto anche solo un pochino, è il ricordo di Enzo. A lui ed alla sua arte speriamo che presto saranno dedicati nel suo paese natale eventi teatrali o ludici o sportivi. Giusto per ricordare un ragazzo talentuoso e per bene.
