venerdì, Dicembre 27, 2024
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Addio Provincia di Napoli, l’ente scompare sulle note del Silenzio

 

Foto Repubblica.it
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NAPOLI- Le note del ‘Silenzio’ suonate da un trombettista per salutare, dopo oltre due secoli di vita, il Consiglio provinciale di Napoli. E’ così che alcuni consiglieri dello storico Palazzo di piazza Matteotti hanno voluto terminare il loro mandato cominciato esattamente cinque anni fa e finito con l’approvazione della legge dell’abolizione delle Province. In piazza, oltre al malinconico assolo, anche la bandiera ed una torta con il cavallino rampante simbolo dell’istituzione fondata nel 1806.

“E’ il nostro saluto ai dipendenti – ha detto Enrico Flauto, ideatore dell’iniziativa in piazza – di quella che è stata la Provincia di Napoli e a breve sarà Città metropolitana “. Tra i consiglieri partecipanti alla cerimonia, anche Rosa Russo,  ex ed unico presidente donna in tutta la storia dell’Ente.

Il suono della tromba ha attirato la curiosità di alcuni automobilisti di passaggio alcuni dei quali, dopo aver chiesto le ragioni della performance, hanno contribuito al saluto con i loro clacson.

“La singolare iniziativa di alcuni consigliere provinciali – commenta il presidente della Provincia di Napoli, Antonio Pentangelo – senz’altro si riferiva alla fine del loro mandato. Che non coincide assolutamente con la fine dell’istituzione provinciale. La Provincia di Napoli continuerà il suo percorso istituzionale fino al prossimo 31 dicembre.

“Poi vi sarà il passaggio alla Città metropolitana. In questi sei mesi saremo impegnati in un intenso lavoro di transizione e di salvaguardia dei servizi che devono essere assicurati alla cittadinanza. A tal proposito,- aggiunge Pentangelo – siamo fortemente impegnati affinchè non vengano pregiudicate nostre iniziative politiche atte a garantire priorità essenziali per la collettività nonchè centinaia di posti di lavoro. Auspico che fino alla fine tutti i dipendenti della Provincia abbiano coscienza del proprio ruolo. Chi crede che con oggi, iniziando la fase di gestione ordinaria, nei fatti, siamo andati tutti a casa, si sbaglia profondamente. Anzi”.

“Per evitare che fosse trasmesso questo messaggio distorto, la scorsa settimana ho minacciato le mie dimissioni – ha concluso Pentangelo – per non consentire che la Provincia in questa fase cruciale venga ridotta al silenzio amministrativo, con ripercussioni micidiali per la collettività. Posso tranquillamente affermare che continuo convinto a combattere affinchè ciò non accada”.

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