ROCCARAINOLA- A nemmeno una settimana dall’insediamento scoppia già la prima polemica. Una polemica “inutile e sterile, sintomatica di un modo di far politica antiquato”: così il sindaco Raffaele De Simone stigmatizza le osservazioni del capogruppo di opposizione Nicola Bifulco. Quest’ultimo aveva sollevato tre questioni: il mancato rispetto delle pari opportunità nella composizione della giunta De Simone, la presunta parzialità del presidente del consiglio, che voterà in assise e alla quale sono state conferite deleghe, e la distribuzione delle competenze anche ai consiglieri. Critiche che De Simone rispedisce al mittente.
Rispetto alle quote rosa, Bifulco osserva che la Giunta è formata da 5 membri (sindaco più assessori): 3 uomini e una donna, in violazione, sostiene, del decreto Del Rio. Una polemica mal riposta secondo il primo cittadino: “Non credo vi sia un esecutivo più rosa del nostro, che ha persino il vicesindaco donna. La maggioranza ha rispettato la presenza femminile anche nella composizione delle Commissioni. Bifulco, che predica bene e razzola male, non aveva così tante donne in lista e non ha nominato donne nelle commissioni. Le sue critiche rimbalzano contro un dato di fatto: abbiamo rispettato le quote rosa e ci siamo in ogni caso rifatti alla circolare ministeriale del 24 aprile 2014”.
“Ridicola”, aggiunge la fascia tricolore rieletta lo scorso 25 maggio, anche la polemica sul presidente del Consiglio comunale. La prima assemblea ha eletto Giusy Corrado, esponente della maggioranza, decisione contestata da Bifulco: “Cosa credeva, il consigliere Bifulco, di avere perso le elezioni e potere comunque governare? Noi abbiamo vinto, ci siamo riservati la scelta della presidenza tra i nostri ranghi e questo è consentito, così come è consentito al Presidente di votare”. Nessun passo indietro anche rispetto al conferimento di deleghe ai consiglieri e non solo agli assessori, ulteriore rimostranza del capogruppo di opposizione: “Mi fa specie che sollevi questa questione- dice De Simone- perché anche quando lui era assessore succedeva, eppure non ha mai protestato. Io credo che dando competenze a tutti tutti potranno lavorare per il bene del paese”.