AVELLA- (di Bianca Bianco) – La scure della spending review si abbatte anche sulle caserme del Corpo forestale dello Stato in Irpinia. Sei quelle in provincia di Avellino che chiuderanno i battenti a partire da martedì 3 giugno: Torre le Nocelle (che sinora comunque era esistita solo sulla carta), Montoro Superiore, Montella, Calitri, Chiusano San Domenico e Avella. Le sei stazioni della Forestale subiranno l’effetto della riorganizzazione imposta con decreto già all’inizio dell’anno, quando si è deciso da Roma di rimodulare e ripianificare la presenza dei presidi del Cfs in Irpinia.
Una riorganizzazione che si abbatte sulle sei stazioni e determinerà un cambiamento non traumatico delle competenze territoriali. Per fare un esempio, competente sul territorio del Baianese sarà ora il comando stazione di Monteforte Irpino che, in ragione dell’allargamento di orizzonti operativi, “perderà” Mercogliano. La soppressione delle stazioni non riguarda comunque solo l’Avellinese; la scure dei tagli elimina anche le caserme di Roccadaspide e Campagna (in provincia di Salerno), Castelpagano, Cautano, San Salvatore Telesino, Santa Croce del Sannio e Torrecuso (in provincia di Benevento) e il ‘posto fisso’ . di Trecase in provincia di Napoli.
La redifinizione della presenza delle divise verdi, impegnate da 187 anni nei compiti di polizia relativi soprattutto alla tutela dell’ambiente e della fauna, era nell’aria da tempo. I costi di mantenimento degli immobili in cui sono dislocati gli agenti, le esigenze di risparmio ed efficienza ormai tormentone della spending review ma soprattutto la necessità di riguardare i confini territoriali in maniera più razionale, hanno determinato la scelta che per alcuni territori complessi come il Baianese, limitrofo alla provincia di Napoli, potrebbe non essere indolore. Proprio il presidio della Forestale nel Baianese si era trasferito da Baiano ad Avella meno di un anno fa su richiesta dell’amministrazione. Ora i tre agenti, più il comandante, saranno trasferiti ad altre stazioni. Lo stesso avverrà per gli altri undici dipendenti delle altre stazioni coinvolte nella rivoluzione. Una rivoluzione silenziosa, avvenuta in questi mesi senza clamori e che all’inizio di giugno diventerà realtà. Il Corpo forestale dello Stato negli ultimi mesi è diventato soprattutto in Campania un punto di riferimento da quando è divenuto attuale il tema “Terra dei fuochi”. Nel Baianese è impegnato contro bracconaggio, roghi agricoli e sversamento di rifiuti. La speranza è che con la chiusura della stazione di Avella non venga anche a scomparire un presidio importante per la tutela dell’ecosistema fragilissimo della zona.