CICCIANO- Un tentativo maldestro e non riuscito di inibire la presenza della stampa durante il Consiglio comunale di Cicciano. Lo ha messo in atto la segretaria comunale della città del palio, Francesca Balletta, nel corso dell’ultima assise convocata mercoledì scorso per discutere di alcuni importanti punti all’ordine del giorno. Al consesso civico era come sempre presente un giornalista del giornalelocale, unica testata che segue i consigli comunali a Cicciano e ne racconta e commenta le vicende politiche. Dopo avere effettuato l’appello dei consiglieri, la dirigente ha notato nel pubblico il giornalista che effettuava, come avvenuto in altre occasioni, foto ai consiglieri di maggioranza ed opposizione. Fotografare il Consiglio comunale non è vietato da leggi o regolamenti, ciononostante la Balletta, ritenendo che il nostro cronista stesse effettuando delle riprese ha interrotto l’assemblea consiliare indicandolo ed intimandogli di non proseguire. Sebbene le sia stato risposto e dimostrato che non c’erano registrazioni in atto, la polemica è divampata lo stesso. La reazione scomposta del funzionario, che ha messo all’indice un professionista intento nel proprio lavoro, è stata sottolineata dai mugugni del pubblico e dall’intervento del consigliere comunale di minoranza Giovanni Capolongo che ha chiesto alla Balletta di “comportarsi da segretaria comunale e non da consigliere”.
Un siparietto sgradevole che non vorremmo fosse stato sobillato anche dal clima di diffusa caccia alle streghe in atto, soprattutto nell’ultimo periodo, nei confronti della stampa ed in particolare del giornalelocale che ha seguito le diverse vicende che hanno coinvolto ed interessato il Municipio ciccianese. Ma alle illazioni andate in scena nel corso dell’ultimo Consiglio preferiamo non rispondere con altre illazioni, ribadendo invece cosa prevedono leggi, regolamenti e pareri. In un recente parere il garante per la privacy ha chiarito che è possibile avere riprese e diffusione televisiva delle riunioni del consiglio comunale, anche al di fuori dell’ambito locale e con le opinioni e i commenti del giornalista “purché i presenti siano stati debitamente informati dell’esistenza delle telecamere e della successiva diffusione delle immagini. Va comunque osservata una particolare cautela per prevenire l’indebita divulgazione di dati sensibili e si deve in ogni caso evitare di diffondere informazioni sulle condizioni di salute”.
La pubblicità di atti e sedute consiliari è espressamente garantita dal testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali (d.lg. n.267/2000), il quale “demanda al regolamento comunale l’introduzione di eventuali limiti”. Proprio questa fonte normativa, a parere del Garante, può costituire la sede idonea a disciplinare modalità e limiti di pubblicità delle sedute, comprese le eventuali riprese televisive. Cioè è il regolamento la fonte nella quale potrebbe essere sancito l’obbligo di informare i partecipanti alla seduta dell’esistenza delle telecamere, della successiva diffusione delle immagini e degli altri elementi previsti dalla legge sulla privacy. Nella stessa sede poi, si potrebbero specificare anche le ipotesi in cui eventualmente limitare le riprese per assicurare la riservatezza dei soggetti presenti o oggetto del dibattito. Il regolamento sulle riprese video, ad oggi, non è stato ancora previsto né approvato dal Comune di Cicciano.