NOLA- Quindici giorni di tempo per decidere chi scegliere tra Geremia Biancardi e Domenico Vitale. Al ballottaggio dell’8 giugno i due esponenti del centrodestra di Nola, entrambi avvocati amministrativisti, si sfideranno sul filo della preferenza. Già delineati i possibili scenari consiliari in caso di vittoria dell’uno o dell’altro al secondo turno. Nel caso di vittoria di Biancardi- primo cittadino uscente- a Forza Italia toccherebbero 11 consiglieri, 2 al centro destra nolano, 2 ad Uniti per il territorio ed 1 ai Socialisti riformisti. All’opposizione scatterebbero 4 seggi per l’Udc, 1 per Nola mia, 2 per il Pd, 1 per Io Sto con la Tripaldi ed uno per Cutolo. Nel caso di vittoria di Domenico Vitale l’assemblea pubblica sarebbe composta così: 12 consiglieri all’Udc – Ncd, 3 a Nola mia, 1 a Fratelli d’Italia, 4 a Forza Italia, 1 al centro destra nolano, 1 ad Uniti per il territorio, 1 a Tripaldi ed 1 a Cutolo.
Per la composizione del civico consesso valgono dunque le preferenze già espresse al primo turno. Preferenze che hanno premiato le donne, grazie anche al voto “di genere”, e riservato curiosità e sorprese. La più votata in assoluto, anche nella storia delle amministrative nolane, è l’assessore ai beni culturali uscente Cinzia Trinchese che ottiene 1936 voti dalle 38 sezioni in cui era suddivisa Nola ai fini delle consultazioni. Segue il vicesindaco uscente Enzo de Lucia, per lui 1466 voti. Negli altri schieramenti, record di preferenze per Francesco Pizzella (anche lui uscente da presidente del consiglio comunale) con 691 voti e Carmela Scala (754) per Udc-Ncd. Nelle liste di Arturo Cutolo sbanca Vincenzo Iovino (807 preferenze), il più votato nella coalizione di Maria Franca Tripaldi è Luisa Merone (236 voti). Felice Mercogliano, figlio dell’imprenditore Antonio coinvolto nella vicenda Mandatopoli, ha ottenuto 400 voti risultando il più votato della lista “Nola Mia”. Erasmo Caccavale (ex assessore con Biancardi) ottiene 415 voti con Udc-Ncd. A prendere meno suffragi è stata la lista “Centro democratico”: 69 voti in tutto.
Andrea Meo, presidente di “Città Viva”, ha preso 46 voti, si è dimesso dalla carica di coordinatore del movimento civico ieri sera come si è appreso dalla pagina facebook della lista che a queste consultazioni era insieme al Pd. Giovanni Velotti, coordinatore Pdl, ha preso 247 voti. Franco Nappi ottiene 251 suffragi, Michele Cutolo 492. Maria Pia Napolitano, madre ottantenne di Francesco Pizzella, ottiene 2 voti. Un caso di mamma e figlio candidati, ma stavolta nella stessa lista, anche nel M5s: Giulio Filippone ottiene 44 voti, la mamma Gelsomina Russo 14.
Sono 51 i candidati che hanno ottenuto zero voti, un record in “Centro democratico” che ne ‘infila’ 9 (di zero) su 15.