BAIANO- Ore contate per la donna che ha abbandonato Carmine. Le telecamere di sorveglianza del Metrostar ne hanno immortalato ogni gesto, ogni movimento, dalle 13,40, orario in cui presumibilmente ha preso il treno nella stazione di Pratola Ponte, vicino Pomigliano, alle 14,14 quando è scesa alla fermata di Avella-Sperone. Ma c’è di più. La donna sarebbe stata vista dal bigliettaio di turno domenica pomeriggio ad Avella, e questi le avrebbe consegnato un biglietto da un euro e trenta centesimi per Cicciano, comune a cinque chilometri di distanza (in provincia di Napoli). Una testimonianza importantissima per riuscire a risalire alla persona che ha lasciato il neonato in una busta della spesa appoggiata sotto il sediolino del vagone di coda. Il dipendente Circum in servizio ad Avella era solo nella guardiola quando una donna intorno ai 35 anni dai tratti nordafricani, forse marocchina, vestita con una tunica ed un cappotto neri e col capo coperto da un velo scuro, è scesa dal Metrostar. In un primo momento si sarebbe allontanata dalla piccola stazione (fuori ci sono alcuni negozi e pizzerie, quel giorno chiusi), poi sarebbe ritornata all’interno chiedendo di fare un biglietto per Cicciano. “Era pallidissima, sembrava sconvolta- ha raccontato il bigliettaio-.L’ho notata per via del velo e dell’abbigliamento scuro. Mi ha dato due euro, le ho dato il resto e se n’è andata. Parlava bene l’italiano, ma mi sembrava molto strana e scossa”. Obliterato il tagliando, avrebbe aspettato il treno successivo arrivato in ritardo proprio a causa del ritrovamento del bimbo a Baiano. Alle 15,10, dopo avere atteso fuori e non nella sala d’aspetto, sola e senza dire mai una parola né parlare al telefonino, sarebbe salita sullo stesso Metrostar dell’andata. Anche il viaggio di ritorno è stato immortalato dalla videosorveglianza. Il bigliettaio ha poi associato le notizie sul trovatello a quella viaggiatrice solitaria e straniera. Potrebbe essere questa donna nordafricana triste e pallida, dunque, la mamma di Carmine. I carabinieri di Baiano, guidati dal capitano Ianniello, in queste ore stanno analizzando il filmato messo a disposizione dalla Circumvesuviana frammento dopo frammento. Tra un fotogramma e l’altro c’è uno stacco di soli due secondi, per questo si ha la certezza matematica che la viaggiatrice coperta dal velo sia l’autrice del misfatto. Nelle immagini si nota una donna adulta, molto esile e dalla carnagione bruna con in mano solo la busta col neonato. Entra nel vagone di coda, appoggia la borsa sul portapacchi in alto e si siede nello scompartimento vuoto. Arrivata ad Avella prende il fagotto e lo mette sotto il sedile, poi esce dal treno. A questo punto, stando alla testimonianza del bigliettaio, avrebbe atteso circa quarantacinque minuti per poi sparire di nuovo sul treno mentre a Baiano il piccolo veniva tratto in salvo. Gli inquirenti- i carabinieri sono coordinati dal pm Venezia della Procura di Avellino- non tralasciano dettagli. Si indaga anche presso gli ospedali di Napoli e provincia per risalire a quello in cui la donna potrebbe avere partorito. E si scandagliano le aree in cui è forte la presenza di immigrati nordafricani. Ogni aspetto di questa drammatica vicenda sarà utile per capire chi ha abbandonato l’angelo della Vesuviana adottato dall’Irpinia.
Bimbo abbandonato nella Circum, la mamma cercata nel Nolano
di Bianca Bianco (Il Mattino)