SAN GIUSEPPE VESUVIANO- Con la visita di don Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana, è stato inaugurato il servizio accoglienza notturna del centro pastorale don Tonino Bello di San Giuseppe Vesuviano. L’avvio di questa nuova significativa Opera Segno della Caritas Diocesana di Nola ha costituito occasione per una riflessione, guidata proprio dal direttore di Caritas Italiana. Accolto dal Vescovo di Nola Beniamino Depalma, e dal direttore della Caritas Diocesana di Nola, don Arcangelo Iovino, don Francesco Soddu ha infatti dato il via ad un percorso di animazione rivolto alla comunità diocesana, “Alla cattedra dei poveri”.
“La carità non ci lascia in pace, ci mette in movimento” ha detto don Francesco Soddu nel suo intervento per “Prendere l’iniziativa”, tema mutuato dall’Evangelii Gaudium di Papa Francesco per questo primo momento di riflessione; “osiamo un po’ di più, prendiamo l’iniziativa senza paura: siamo chiamati ad essere sacramento di Dio. Dialoghiamo col territorio per cercare un programma di vita in cui ciascuno, nessuno escluso, sia tassello di un meraviglioso mosaico. Siamo chiamati alla cattedra dei poveri per servire la carne viva di Cristo e celebrarne il mistero, ricordando sempre la delicatezza di questo grande tesoro, del capolavoro di Dio: la persona povera”.
All’incontro ha preso parte anche Vincenzo Catapano, sindaco del comune di San Giuseppe Vesuviano, ente che ha favorito l’istituzione del dormitorio vesuviano offrendo la possibilità a quindici senzatetto di essere ospitati nella struttura Caritas, fornita in totale di ventiquattro posti letto. “Il nostro non è solo un atto caritatevole ma la fiducia in un progetto. Anche questa città, un tempo isola felice per il commercio, vive delle difficoltà, qui però ci sono ancora tanti imprenditori, professionisti, da cui aspettiamo un contributo. Ognuno per quello che può, affinché questo progetto sia condiviso da tutti coloro che hanno il desiderio di vedere sorridere qualcuno” ha commentato Catapano. “C’è altro da fare” – ha esortato il Vescovo Depalma nel suo intervento – “davanti ai poveri bisogna correre, bisogna dare immediatamente delle risposte. Bisogna inventare tutti i giorni la carità perché le invocazioni sono sempre nuove. Non accontentiamoci di fare servizio, tendiamo alla cultura della solidarietà. Chi vuole servire i poveri deve pensare, mettere in moto la mente oltre che le mani. La carità ha bisogno di fantasia”.