POMIGLIANO – “La camorra gli avrebbe dato piu tempo per pagare. Il mio Stato, quello a cui pago le tasse, gli ha dato 24 ore. Devo pensare che la camorra tutela più dello Stato”: così si sfoga Arcangelo De Falco, fratello di Eddy, il pizzaiolo suicidatosi alcuni giorni fa davanti alla sua abitazione a Pomigliano d’Arco, dopo aver ricevuto un verbale di 2000 euro dall’ispettorato al lavoro per la irregolare presenza della moglie nell’esercizio commerciale a Casalnuovo. ‘Ecco perché mio fratello muore” aggiunge Arcangelo, che ieri, insieme col suocero del fratello, Ciro, ha incontrato i commercianti in raduno a piazza Primavera a Pomigliano D’Arco, e poi il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, che era davanti al Municipio per una iniziativa del movimento 5 Stelle. “Il presidente dell’ispettorato non ha avuto rispetto per mio fratello neanche quando lo stavamo seppellendo – afferma ancora – poteva attendere 24 ore prima di dire che Eddy era un evasore. Ha sostenuto, in una intervista, che il verbale non era per la presenza di mia cognata, e che quest’ultima percepiva 10 euro al giorno. Ma dove sono queste cose nel verbale – chiede mostrando il documento – qui c’è anche l’ultimatum che hanno dato ad Eddy, 24 ore”. Arcangelo De Falco annuncia che domani sarà aperto un conto corrente per chi volesse aiutare la cognata ed i suoi tre nipoti: “Domani sapremo il numero e lo comunicheremo – spiega – perché c’è tanta gente che chiama per le condoglianze. Ma ora c’è bisogno di un aiuto concreto, i tre figli di Eddy, di 14 anni la prima, e di 5 i secondi, hanno bisogno di mangiare, di studiare, di pagare le bollette. Mia cognata non può rischiare che le levino i figli dopo aver perso il marito. Chiunque può ci aiuti, anche solo lasciando un messaggio di solidarietà, che sia però continuo, e non si lasci morire mio fratello una seconda volta abbandonando i suoi bambini”.