CICCIANO- Cicciano è un paese a strisce blu ostaggio di una rivoluzione incomprensibile. Il Partito democratico cittadino esce con un manifesto sulla faccenda che sta dividendo la città: l’inizio della sosta a pagamento (da lunedì). Una “infausta scelta” secondo i Democratici ciccianesi, infausta ed incomprensibile. Non si capisce, dicono i Dem, ”quando l’abbiano pensata, valutata, discussa e studiata” questa rivoluzione. Non si capisce “chi credano che la pagherà questa sosta, i turisti e gli avventori che notoriamente affollano Cicciano?”. Non si capisce “l’esigenza di 771 stalli a Cicciano” e quale sia l’interesse pubblico nella scelta di far pagare la sosta.
Tante le accuse del Partito democratico all’amministrazione Arvonio che, secondo il circolo ciccianese, non avrebbe adeguatamente informato la cittadinanza limitandosi ad una serie di atti formali culminati in giunta e non in consiglio comunale, e senza contraddittorio con la popolazione, al fine di partorire quella che è “una semplice tassa”a carico dei residenti senza posto auto.
“Non sarebbe bastato un disco orario?” si chiedono i rappresentanti del partito di Matteo Renzi.
Evidentemente no, per questo i piddini incalzano: “Si vuole fare cassa, ma solo il 22% dei 30mila euro previsti andranno nelle casse del Comune, il resto va alla ditta assegnataria del servizio”. Somma peraltro già destina ad un impianto di videosorveglianza. Un progetto di cui “non si sentiva l’esigenza”.