NOLA- La polizia in un ufficio privato di Nola. Gli agenti hanno sequestrato un computer contenente alcuni documenti in lingua straniera. Il sequestro è avvenuto nell’ambito di una indagine su un presunto giro di permessi di soggiorno falsificati. L’inchiesta della Procura di Nola sui falsi permessi parte da un servizio mandato in onda domenica scorsa su Lucignolo 2.0. Secondo quanto emerso nel corso della trasmissione di Italia Uno, i permessi di soggiorno verrebbero rinnovati grazie a fasulle dichiarazioni di impiego. In particolare, a Nola avrebbe sede l’agenzia di pratiche per stranieri che per 3mila euro fornirebbe contratti di lavoro fittizi. Dopo la messa in onda, la perquisizione della polizia.
La Procura di Nola ha anche aperto un procedimento penale a carico di un uomo che sembra facesse da intermediario. L’uomo, tramite un commercialista e alcune ditte compiacenti, avrebbe fatto in modo che la pratica venisse portata avanti anche senza che l’interessato potesse fare un solo giorno di lavoro presso l’azienda designata.
La polizia ha effettuato un blitz nel suo ufficio, sequestrando il computer e tutta la documentazione in lingua straniera in suo possesso. In particolare, gran parte del materiale è in russo. La Procura ha nominato due consulenti tecnici e un esperto informatico. Lucignolo, si legge in una nota di Mediaset, continuerà ad occuparsi della vicenda.