di Nello Lauro (Il Mattino)
NOLA-CICCIANO. Senza limiti e senza vergogna. Silenziosi e pericolosi si muovono con il calar delle tenebre. Temerari e vigliacchi allo stesso tempo: sono i “signori dei rifiuti”. Non hanno un volto ma i contorni delineati di chi dell’ambiente e del territorio se ne importa poco, diciamo niente. Uno, qualcuno e molti altri. Senza freni, senza controlli e per questo sempre all’opera. Sono quelli che “stuprano” il territorio ogni giorno, in ogni anfratto, in ogni spazio “utile”, come possono e dove possono. Con una massiccia dose di inciviltà e magari pagati. Ultime tappe conosciute: i canali dei Regi Lagni di Nola e Cicciano dove sono stati scaricati pannelli di amianto e altre diverse tipologie di rifiuti. La denuncia, con tanto di corposo dossier fotografico, che sarà consegnata anche alle forze dell’ordine e ai comuni di Nola e Cicciano, è dell’associazione “Il Movimento” che ha documentato con diverse istantanee l’ultimo scempio nel Nolano. Uno sfregio che comincia nei pressi del villaggio preistorico di Nola, nella strada che conduce a Saviano, dove sono state scaricate nel canale dei Regi Lagni una moltitudine di lastre di eternit, scarti di materiale edile “sistemati” con cura sugli argini degli alvei e che nella giornata di ieri sono stati anche portati a “spasso” dalle acque ingrossate dal temporale. E poco più avanti secchi, bottiglie, giocattoli, scatoli, solventi, pneumatici, giacche e persino un gabinetto che assurge al ruolo di manifesto del disastro: un vero e proprio centro commerciale “innaturale” di sporcizia e rifiuti pericolosi a pochi passi dalle case ma lontano dagli occhi. Altro giro, altra corsa. Diverso paese, ma situazione al limite anche in via Marisco a Cicciano dove gli anonimi padroni del territorio hanno scaricato altra immondizia e dove c’è anche uno scarico di acque reflue decisamente non a norma che infesta l’aria e appesta i residenti che da tempo hanno denunciato la situazione all’amministrazione comunale. “E’ tutto documentato – dice Carmine Duraccio, presidente dell’associazione ambientalista Il Movimento – nelle foto che abbiamo scattato, ma questa situazione è una costante nella nostra zona. Le nostre terre, i nostri regi lagni, i nostri spazi verdi sono tutti i giorni continuamente aggrediti e presi di mira da questi signori che hanno inquinato tutto e di tutto”. “E’ uno scempio che si ripete e che denunciamo da tempo – continua Duraccio – tra l’indifferenza delle istituzioni, ci vogliono dei controlli serrati e meticolosi da parte di chi deve vigilare il nostro territorio e delle punizioni esemplari anche perché le zone sensibili e quelle colpite sono sempre le stesse. Si parla di videosorveglianza, di pattugliamenti, di controlli ma non succede poi di fatto nulla”.
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