TUFINO- Prendono spunto dallo slogan renziano “Cambia verso” per…cambiargli verso e senso e lanciare la provocazione all’amministrazione (renziana) di Antonio Mascolo. Visto che Tufino è un “paese all’incontrario” dicono i sostenitori di “Lista civica”, allora sarebbe il caso davvero di cambiar verso.
Il paese all’incontrario, secondo Lista civica, è quello in cui, nonostante gli introiti per Stir e due discariche, le tasse comunali hanno le aliquote più alte d’Italia. O quello in cui la vecchia amministrazione proclama opere pubbliche per 42 milioni di euro, ma nessuno se ne accorge. E infine è il paese in cui si concentrano i servizi necessari alla Regione per non incorrere nella emergenza rifiuti, eppure i cittadini non ne beneficiano.
Diverse le accuse dirette alla gestione Mascolo dai rappresentanti di LcT: dall’aumento della Tarsu alla mancanza di una politica ambientale che consenta di investire gli introiti degli impianti; dalla alta pressione fiscale, alla mancanza di infrastrutture a misura di cittadino in favore di “opere
pubbliche faraoniche ed inutili come la caserma dei carabinieri o pericolose come la scuola ambientale allocata in una zona ad alto rischio idrogeologico, a ridosso e sotto il livello degli argini di un regio lagno. Quest’ultima struttura a cosa sarà realmente destinata? Sarà mai conclusa?”.
E ancora, il licenziamento di 15 part- time invece di “industriarsi per tenerseli e utilizzarli per garantire il minimo di quei servizi che attualmente sono inesistenti. Che fine hanno fatto i servizi sociali? E la vigilanza sul territorio? E le politiche scolastiche?”.
L’augurio per il 2014, da parte di Lista civica, e rivolta alla giunta Mascolo, è quella di “cambiare verso”.