di Bianca Bianco
TUFINO- Polemica a distanza a Tufino tra Claudio Ferone (coordinatore Forza Italia) ed il deputato Pd Massimiliano Manfredi. Ad accendere la miccia è Ferone che interviene sulla nota questione dei 15 lavoratori part time licenziati dal Comune di Tufino. Occasione per la diatriba è la nota con cui Manfredi ha espresso solidarietà ai 20 lavoratori della Redoil di San Vitaliano che rischiano il licenziamento ed hanno protestato la scorsa settimana.
“Caro Massimiliano Manfredi- scrive Ferone- oggi, come e’ giusto che sia, il Pd vuole che si garantisca il posto di lavoro dei dipendenti della Redoil. E perché non lo avete garantito anche ai 15 dipendenti del Comune di Tufino che un sindaco a voi vicino (se non tesserato del Pd) ha licenziato nel mese di ottobre? Perché dopo questi licenziamenti a dicembre sei venuto a farti fotografare durante le primarie proprio con questo sindaco? Cosa intende fare il Pd di Tufino ed il Pd nazionale per queste 15 famiglie?”.
“Non si può essere garantisti un giorno sì e un giorno no- continua Ferone-. I lavoratori sono tutti uguali e quelli del Comune di Tufino non sono di serie B solo per un pugno di voti alle primarie. Speriamo di vederci presto per poter discutere delle possibili soluzioni, se il Pd ha voglia di farlo”.
La questione dei 15 dipendenti di Tufino è stata una spina nel fianco dell’attuale amministrazione retta dal sindaco Antonio Mascolo; i lavoratori, assunti con part time di due ore e 10 minuti al giorno l’ultimo anno del secondo mandato amministrativo di Carlo Ferone, secondo contratti avrebbero dovuto essere retribuiti con i soldi delle quote ristoro derivanti dall’attività dell’impianto Stir. Quote ristoro non conferite al Comune di Tufino da parte della Regione. Con Antonio Mascolo alla guida del paese, la sua amministrazione ha deciso di tagliare proprio i 15 lavoratori tra polemiche e ricorsi.