L’opposizione consiliare scrive al Prefetto di Napoli, alla Corte dei Conti ed alla Procura di Nola. Sotto accusa la gestione dei provvedimenti legati a bilancio e residui attivi e passivi. L’esposto è firmato dai consiglieri di minoranza.
I consiglieri di minoranza sottolineano diversi aspetti della gestione contabile dell’ente di piazza Duomo degli ultimi due mesi, a partire dalla relazione del Collegio dei revisori dei conti che lo scorso 3 ottobre depositò una relazione in cui denunciava “il potenziale pregiudizio alla veridicità ed alla attendibilità della intera contabilità dell’ente” a causa della impossibilità di effettuare un controllo sulla gestione di competenza, dei residui attivi e passivi e di cassa, in particolare riferendosi alle entrate proprie a specifica destinazione. Alla nota dei revisori fecero seguito, sempre ad ottobre, le interpellanze della minoranza che chiese delucidazione sul riaccertamento dei residui, visto anche lo scandalo di Mandatopoli che si era fondato proprio sulla mancata eliminazione dei residui. Sul banco degli imputati anche la convocazione del consiglio comunale del 22 novembre, senza che, accusano i consiglieri, questi avessero potuto consultare òa documentazione necessaria all’approvazione del bilancio di previsione. Quella assise, già momento di acceso scontro tra le due parti politiche, diviene anche oggetto dell’esposto per quelle che la minoranza considera evidenti irregolarità di ordine procedurale, e scorrettezze politiche, perpetrate dall’amministrazione.
L’esposto si conclude sottolineando il comportamento “lesivo del diritto di informazione dei consiglieri di opposizione” e chiedendo eventuali provvedimenti sia in ordine alla regolarità del bilancio che della correttezza dei rapporti tra le due parti politiche contrapposte in consiglio.