Colpita una vasta rete di spaccio attiva tra Napoli, Avellino e Palermo. I carabinieri di Nola, sotto il coordinamento della Dda di Napoli, hanno arrestato dieci persone, infliggendo un duro colpo al traffico di droga. Il gruppo criminale, ben organizzato, operava con metodi moderni, come la consegna a domicilio su scooter e bici elettriche in stile delivery, un sistema introdotto durante la pandemia. L’indagine ha rivelato che il giro d’affari dell’organizzazione si aggirava intorno ai 100mila euro al mese, con una rete capillare di spaccio che riforniva le piazze vesuviane e arrivava fino ad Avellino e Palermo. Le accuse nei confronti degli arrestati includono associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, detenzione e spaccio di droga, detenzione e porto di arma clandestina e ricettazione.
CONSEGNE E REGALI DI COMPLEANNO – L’attivitĂ di spaccio era ramificata in diverse cittĂ tra San Gennaro Vesuviano, Ottaviano, Nola e comuni limitrofi: i pusher operavano con punti di ritiro fissi o consegne a domicilio, utilizzando WhatsApp per prendere gli ordini. In alcuni casi, per fidelizzare i clienti, alle dosi ordinate venivano aggiunti piccoli regali di compleanno, come documentato nelle intercettazioni. In un episodio risalente a novembre 2022, un cliente aveva richiesto crack (cocaina cotta con additivi) e gli spacciatori, mentre lo preparavano, gli inviarono un video della lavorazione per convincerlo a nuovi acquisti.
IL GIRO D’ITALIA BLOCCA LA CONSEGNE – Le intercettazioni rivelano anche le problematiche legate alla logistica dello spaccio. L’11 maggio 2023, durante il passaggio del Giro d’Italia a Somma Vesuviana, una consegna prevista per mezzogiorno subì un ritardo. Nelle conversazioni intercettate, uno degli spacciatori segnalava alla sua referente che il traffico era bloccato: “Sta tutto bloccato”, costringendoli a cambiare il punto di incontro per evitare problemi.
PAGAMENTI CON CARTE DI DEBITO – L’organizzazione criminale accettava pagamenti con carte di debito, un sistema insolito per il traffico di droga, ma che garantiva maggiore comoditĂ per i clienti. Inoltre, gli spacciatori erano molto attenti agli orari delle forze dell’ordine, evitando le zone piĂą controllate per ridurre il rischio di arresti. Il trasporto della droga fino a Palermo avveniva in auto, con partenze programmate in tarda serata per evitare controlli. L’approvvigionamento dello stupefacente avveniva anche attraverso gruppi criminali attivi a Boscoreale.
IL RUOLO DELLE DONNE E LE PREOCCUPAZIONI – Tra i 24 indagati (di cui 7 donne), otto sono stati arrestati, tra cui tre donne. Le conversazioni intercettate hanno rivelato anche il coinvolgimento di madri nel traffico di droga. In particolare, una donna responsabile delle consegne a Palermo esprimeva la sua paura di essere arrestata e si raccomandava ai complici: “Se vado carcerata, mantenetemi i figli miei”.
LE MISURE CAUTELARI – Il gip di Napoli, Chiara Bardi, ha disposto sei arresti in carcere e quattro ai domiciliari. Gli arrestati appartengono ai comuni di Ottaviano, San Giuseppe Vesuviano, Piazzolla di Nola, Nola, Saviano, Boscoreale, Volla, Somma Vesuviana e Napoli.