Un compleanno dal sapore speciale per il carabiniere in congedo Pietro Sordillo, che ha tagliato il traguardo dei 101 anni, ricevendo un’inaspettata sorpresa direttamente dal comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, generale di corpo d’armata Salvatore Luongo. A nome dell’intera istituzione, il comandante ha inviato a Sordillo una lettera di auguri e un crest con lo stemma araldico dell’Arma, consegnati dal comandante provinciale di Avellino, colonnello Domenico Albanese. Visibilmente commosso, Sordillo ha espresso la propria gratitudine per l’omaggio ricevuto, cogliendo l’occasione per ripercorrere alcuni dei momenti più significativi della sua lunga carriera. Arruolato in uno dei periodi più difficili della storia italiana, ha prestato servizio tra Roma, Frosinone e Bologna negli anni a cavallo dell’armistizio del 1943, vivendo in prima linea le drammatiche vicende della Seconda guerra mondiale. Dopo il congedo, il suo legame con l’Arma non si è mai spezzato: è stato infatti uno dei fondatori e il primo presidente della sezione dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Montemiletto, diventando un punto di riferimento per i colleghi e per la comunità locale. Alla festa di compleanno, oltre alla sua famiglia e agli amici di sempre, hanno preso parte anche i carabinieri della sua comunità e una rappresentanza della sezione Anc locale, testimoniando il profondo affetto e il rispetto che lo circondano. “Un esempio per tutti, soprattutto per le nuove generazioni. La dimostrazione vivente del significato del motto dell’Arma: Nei secoli fedele”, hanno commentato i presenti. Con l’orgoglio e la fierezza di sempre, “Zio Pietro” – come affettuosamente lo chiamano in paese – ha voluto condividere un pensiero che racchiude tutta la sua dedizione all’Arma: “Anche se gli anni sono passati, sento ancora gli alamari cuciti sulla pelle”.
