Grazie alla complicità di alcuni commercianti compiacenti, un’azienda vinicola di Sessa Aurunca vendeva vino di scarsa qualità, promuovendolo come un prodotto di alto livello a prezzi elevati. Il titolare, un imprenditore napoletano, è stato denunciato dalla Guardia di Finanza alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere per frode in commercio e contraffazione di prodotti alimentari con indicazione geografica tipica.
Le indagini sono state avviate nel febbraio 2024, quando i finanzieri del Nucleo Mobile della Tenenza di Sessa Aurunca hanno individuato un’azienda vinicola nascosta nelle campagne dell’hinterland aurunco. La struttura, priva di insegne e ospitata in locali fatiscenti, operava in maniera anonima e senza le necessarie autorizzazioni amministrative. Durante il blitz, i finanzieri hanno sequestrato 35.000 litri di vino di scarsa qualità, pronti per essere immessi sul mercato. Tra gli strumenti di produzione, stoccaggio e imbottigliamento, sono stati trovati anche etichette contraffatte, documenti di trasporto e altro materiale utilizzato per simulare la tracciabilità del prodotto.
Le analisi tecniche sui vigneti e sulla capacità produttiva hanno confermato le irregolarità: il vino non rispettava il disciplinare di produzione e le etichette riportavano false informazioni sull’origine e la qualità del prodotto. L’intervento della Guardia di Finanza ha impedito l’immissione sul mercato di un prodotto contraffatto, tutelando così i consumatori e i produttori onesti. La Procura ha ora aperto un fascicolo per fare piena luce sull’intera vicenda e individuare eventuali altre responsabilità nella filiera commerciale.