Il sindaco di San Giorgio a Cremano Giorgio Zinno ha annunciato, con un post su Instagram, la regolare apertura delle scuole per la giornata odierna, nonostante in altri comuni della Campania siano rimaste chiuse a causa dell’allerta meteo. La decisione ha suscitato reazioni violente sui social da parte di alcuni studenti, che hanno rivolto offese e ingiurie contro il primo cittadino. “Molti di loro sono minorenni non controllati dai genitori,” scrive Zinno su Facebook, “convinti di poter utilizzare i social senza conseguenze. È nostro dovere dare un segnale educativo: trasmetterò gli screenshot ai dirigenti scolastici affinché possano identificarli e proporre una lezione di educazione civica. Inoltre, i messaggi che violano la legge saranno inoltrati alle forze dell’ordine. Non denuncio facilmente, ma questa volta si è superato il limite.”
FENOMENO PREOCCUPANTE – Zinno ha espresso preoccupazione per il comportamento aggressivo e privo di rispetto mostrato dai ragazzi, sottolineando il rischio che tali atteggiamenti si ripetano in contesti più gravi, come episodi di bullismo. “Se un sindaco viene trattato così, cosa accade a un coetaneo durante una lite? Io posso non curarmene, ma per un giovane vittima di bullismo la situazione potrebbe essere devastante”. Il sindaco ha citato le parole di Umberto Eco sui social media, evidenziando come il problema non sia solo legato all’ignoranza, ma anche alla mancanza di educazione e valori: “I social danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar. Qui però non è solo imbecillità, ma un fenomeno pericoloso che va affrontato con fermezza”.
EFFETTO BRANCO – Zinno ha posto l’accento sull’“effetto branco”, un meccanismo che amplifica il senso di impunità e rende i giovani più aggressivi: “Scrivono uno dopo l’altro, si sentono più forti e credono che nessuno possa fermarli. Pensano che attaccare sui social li renda invisibili, ma questo li rende solo più cattivi. Non possiamo restare in silenzio di fronte a questa deriva”.
L’APPELLO – Il messaggio del sindaco si conclude con un appello alla responsabilità collettiva: “Famiglie, scuole e istituzioni devono unire gli sforzi per educare i giovani al rispetto e alla non violenza. Altrimenti, il nostro futuro sarà sempre più buio, e non certo per il maltempo”.