CICCIANO- Tanto tuonò che piovve. I dissapori interni alla maggioranza di Cicciano, emersi anche nel corso dell’ultima seduta consiliare, si sono trasformati nell’espulsione del consigliere Veria Vassallo. Vassallo nel corso dell’ultima assise aveva aspramente criticato l’operato del gruppo guidato da Raffaele Arvonio, lamentando la poca concretezza dell’attività politica, e si era astenuta nella votazione del bilancio di previsione (che fu comunque approvato). A pochi giorni dalla polemica sollevata in assemblea, arriva il decreto con cui il primo cittadino Raffaele Arvonio revoca la delega in materia di Marketing territoriale – Rapporti con i quartieri – Trasparenza e comunicazione – Democrazia partecipativa – Associazionismo conferita alla consigliere lo scorso 5 giugno con decreto sindacale.
Alla base della revoca, il venir meno del rapporto di fiducia tra maggioranza e consigliere. Un rapporto logoratosi nel corso di questi mesi e sfociato nell’ espulsione di Veria Vassallo dalla squadra amministrativa. L’ex delegata al marketing territoriale sarebbe, secondo il sindaco, venuta meno al principio di correttezza politica nei confronti del suo gruppo politico di appartenenza.
“La consigliera- si legge nella nota firmata dal sindaco e approvata dalla maggioranza- già in data 04/06/13, attraverso una mail privata, manifestava nei confronti del sottoscritto e delle forze di maggioranza un forte dissenso manifestatosi poi palesemente con l’astensione al voto durante l’approvazione del bilancio di previsione 2013, ossia dell’atto fondamentale che assicura la sopravvivenza di un’Amministrazione”.
“Nonostante all’interno del gruppo di maggioranza si sia stabilito di riunirsi qualche giorno prima di ogni Consiglio Comunale in modo da concordare tutti gli interventi in modo collegiale- continua la nota- la consigliera in più occasioni ha messo in serio imbarazzo la maggioranza con interventi nei Consigli Comunali fuori programma, non concordati, critici e sibillini (vedi intervento durante il Consiglio comunale del 10/06/13 e motivazione di astensione al voto del bilancio di previsione durante il Consiglio comunale del 07/12/13).
Inoltre, sottolinea Arvonio, Vassallo non avrebbe anticipato il dissenso che poi ha espresso in Consiglio nel corso della sessione dedicata al bilancio di previsione “facendo in tal modo venir meno ogni prerogativa di correttezza politica nei confronti dell’intero gruppo di maggioranza e del sottoscritto”.
Comportamenti che “hanno creato e creano sintomi di disagio e perplessità negli equilibri interni alla maggioranza, con immaginabili ripercussioni negative sull’andamento dell’azione amministrativa”.
Tanto basta per ritenere “esaurito il rapporto fiduciario” e per revocare le deleghe conferite subito dopo le elezioni di maggio. Una rottura che non mancherà di avere ripercussioni sulla maggioranza.