venerdì, Ottobre 25, 2024
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Circumcaos, i pendolari: “Rispetto per la nostra dignità e i nostri diritti”

La Circumvesuviana è sempre più nel caos. Ritardi, soppressioni e disagi per i viaggiatori sono all’ordine del giorno. Enzo Ciniglio (portavoce comitato pendolari No al taglio dei treni della Circumvesuviana) e Salvatore Ferraro (portavoce comitato pendolari Circumvesuviana Eav) hanno scritto una lettera aperta: La realtà porta a bruschi risvegli. Ieri sera per i viaggiatori delle linee vesuviane è stata, nuovamente, un’espererienza da incubo. Partenze dal terminale di Portanolana con ritardi imprecisati, due treni fermi lungo le linee, uno a via dei Monaci sulla Sorrento, l’altro a Sperone sulla Baiano, passeggeri di nuovo costretti a scendere lungo i binari. Quanto sta accadendo è il risultato di una programmazione di esercizio non più sostenibile. Ormai è più di un anno che i comitati pendolari, portavoci di chi prende il treno tutti i giorni, denunciano senza trovare ascolto in Eav e in Regione, le criticità dell’attuale offerta di servizio. I vertici regionali e aziendali non possono limitarsi a scusarsi con i viaggiatori, a questo disastro bisogna mettere mano. Occorre guardare in faccia la realtà, accogliere i suggerimenti dei viaggiatori e modificare l’offerta di servizio. Il numero dei treni insufficiente e l’infrastruttura obsoleta non consentano l’attuale programmazione, è inutile sciorinare numeri alterati dalla disuguaglianza dell’offerta sulle varie linee, bisogna tornare ai principi dell’amministratore buon padre di famiglia e riuscire a distribuire a tutti il poco che è rimasto. Noi dei comitati non vogliamo fare processi a nessuno, né offrire il fronte della protesta a una parte politica, di certo però la situazione attuale è il risultato di una gestione da noi sempre criticata. Non tocca a noi pendolari, chiedere le dimissioni di qualcuno, è la regione che deve tutelare il patrimonio pubblico e ricorrere a ogni azione perché venga garantito il servizio sulle linee vesuviane. Noi chiediamo rispetto per la nostra dignità e i nostri diritti, vogliamo che con le risorse a disposizione e senza discriminazioni territoriali venga garantito il servizio ferroviario su tutte le linee vesuviane”.

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