martedì, Ottobre 22, 2024
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Cicciano: Alfano e Ferone lasciano le deleghe, sindaco respinge dimissioni

CICCIANO (Nello Lauro) – Una settimana molto vivace all’interno della maggioranza che amministra il Comune di Cicciano. I consiglieri Lazzaro Alfano (che è anche presidente del Consiglio comunale) e Angela Ferone hanno rimesso le loro deleghe nelle mani del sindaco Giuseppe Caccavale che ha respinto in maniera ferma le decisioni presentate al protocollo dell’ente di piazza Garibaldi. I due consiglieri non hanno reso pubbliche le loro motivazioni confermando in ogni caso la loro fiducia al gruppo di maggioranza mentre il primo cittadino ha pubblicato sul sito ufficiale del Comune e sui social le sue due lettere con le quali invita Alfano e Ferone a tornare sui propri passi.

I MOTIVI DI ALFANO – L’attuale presidente e decano della politica ciccianese ha lasciato la delega al Personale parlando di scollamento nella maggioranza con la presenza di gruppetti con obiettivi diversi e divergenti tra di loro e prendendo le difese del consigliere Ferone, unica, a suo dire, ad essere bersagliata sui social senza ricevere solidarietĂ  dai colleghi. Alfano ha anche chiesto al primo cittadino di aprire un confronto nella maggioranza per riportare il tutto nei binari giusti, ricorrendo anche a decisioni urgenti e necessarie.

LO SFOGO DELLA FERONE – Dura anche la lettera di Angela Ferone che lascia in un solo colpo le deleghe al Cimitero, alla Gentilezza, alle Pari OpportunitĂ , alla Salute e alla Trasparenza: anche la consigliera parla, nella sua lettera, di una divisione nel gruppo politico “Oltre” che ha vinto le elezioni 17 mesi fa e nello stesso gruppo ha ricevuto atteggiamenti poco gentili dai suoi colleghi e dall’esterno e di non essere stata difesa da chi, come il sindaco, dovrebbe essere il leader di un gruppo. Non solo, il consigliere Ferone nel suo documento-sfogo ha anche sottolineato pesanti intromissioni di colleghi e terze persone nelle sue sfere di competenza e di quelle dei funzionari comunali.

IL SINDACO RESPINGE – Il primo cittadino Caccavale ha risposto con due lettere indirizzate ad Alfano e a Ferone. Al presidente del civico consesso ha scritto “pur condividendone le ragioni, ritengo sia opportuno e necessario respingerle per non far venir meno il suo prezioso contributo per la crescita dei giovani consiglieri che hanno bisogno di una guida sicura. Il suo apporto, anche in termini di mera collaborazione è essenziale ed indispensabile per il buon andamento della nostra amministrazione; un contributo che è stato fino ad oggi molto apprezzato e sono certo che come “profondo conoscitore della macchina comunale saprĂ  istruire le nuove leve e continuare ad essere per loro saldo esempio di garante della buona amministrazione”. Alla consigliera Ferone il sindaco manifesta “tutto il rammarico provato nel leggere la sua rinuncia alle deleghe conferite con tanto affetto. Ho sempre riposto, e ripongo, una fiducia incondizionata ed ero e sono convinto che lei rappresenti un’immensa risorsa per la nostra Amministrazione della quale è impossibile privarsi. Ho letto con attenzione le motivazioni a sostegno della sua, per me inaspettata, decisione e soprattutto dei dissapori e degli ostacoli che ha incontrato e dovuto superare sul suo “cammino politico” e delle maliziose allusioni sulla sua specchiata persona, delle stupide dicerie e dei, spero, superati contrasti con qualche collega e, soprattutto, mi dispiace se, preso dalla frenetica e veloce attivitĂ  politico – amministrativa, non me ne sono accorto. Mi sento di garantirle che profonderò tutte le mie energie per eliminare gli “spigoli” che si sono creati e, soprattutto, che non sarĂ  piĂą lasciata sola”.

L’OPPOSIZIONE ATTACCA – “Le parole del sindaco in riscontro alle dimissioni delle deleghe dei consiglieri Ferone e Alfano altro non ĂŞ che l’ennesima dimostrazione che siamo governati da un’amministrazione che cade a pezzi e che tenta di tirare avanti trovando pezze a colori per rattoppare crepe fatali. I motivi che hanno spinto i consiglieri a rinunciare alle loro deleghe sono profondi e ben argomentati dice il capogruppo di opposizione Maria De Riggi. “Quale risposta dĂ  il signor sindaco alla sua consigliera? Quale risposta dĂ  ai cittadini? Nessuna. Semplicemente, pubblicando un elogio all’integritĂ  morale della consigliera, elenca le sue doti e chiede di riprendersi le deleghe. Stessa cosa nei confronti di Lazzaro Alfano. Ennesima pezza a colori per rattoppare una macchina comunale ridotta a un colabrodo” conclude De Riggi.

Uno scossone non da poco che potrebbe presto rientrare ma che non copre i “mal di pancia” nella maggioranza. Le elezioni sono state vinte nel 2023: solo un anno ma che pesa come un secolo.

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