Questa mattina, presso il Palazzo di Governo, il prefetto di Napoli, Michele Di Bari, l’assessore alla Sicurezza e Legalità della Regione Campania, Mario Morcone, il sindaco di Torre Annunziata Corrado Cuccurullo e il presidente della società consortile Agrorinasce, Elena Giordano, alla presenza del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Torre Annunziata, Nunzio Fragliasso hanno sottoscritto il Protocollo di Legalità in materia di appalti e assegnazioni di beni confiscati alla criminalità organizzata .
Il Comune di Torre Annunziata ha aderito alla società pubblica Agrorinasce Scrl – di cui è socia anche la Regione Campania unitamente ad alcuni Comuni della provincia di Caserta – che da anni è impegnata nella valorizzazione dei beni confiscati assegnati agli enti locali consorziati. Il Comune di Torre Annunziata concederà ad Agrorinasce, in comodato d’uso ventennale, diversi immobili confiscati alla criminalità organizzata per la realizzazione di tutti gli interventi di ristrutturazione e/o di manutenzione ordinaria e straordinaria, attraverso la ricerca di apposite linee di finanziamento.
L’Accordo è finalizzato a rendere più stringenti i controlli antimafia e anticorruzione nell’ambito degli appalti per gli interventi di ristrutturazione e/o di manutenzione per la riconversione dei beni confiscati e per la gestione degli stessi. Nell’ambito delle azioni volte a contrastare le possibili infiltrazioni della criminalità organizzata nel ciclo di realizzazione delle opere di riqualificazione è previsto il controllo costante e il tracciamento dei flussi di manodopera con l’istituzione di un tavolo dedicato presso la prefettura di cui faranno parte, tra gli altri, la locale Direzione Territoriale del Lavoro, le organizzazioni sindacali e il comando carabinieri per la Tutela del Lavoro, al fine di conferire maggiore incisività all’attività di monitoraggio. Il Comune di Torre Annunziata è il primo dell’area metropolitana di Napoli ad aderire alla società pubblica Agrorinasce per le finalità antimafia e anticorruzione connessi al riutilizzo di beni confiscati.
