Condividere competenze ed esperienze per affrontare e vincere le nuove sfide che attendono il settore. È stato questo l’obiettivo della tavola rotonda, promossa da Gori, che si è svolta ieri pomeriggio a Ercolano. I gestori del servizio idrico integrato operanti nel Sud Italia si sono nuovamente riuniti a Villa Campolieto, a distanza di quasi un anno dall’ultimo confronto svoltosi in occasione del servizi a Rete Tour. Al centro della discussione: il Pnrr come opportunità di sviluppo. Presenti i gestori Abc Napoli, Acquedotto Lucano, Asis, Ausino, Consac, Gori, Gesesa, Sistemi Salerno e Sorical.
Il confronto si è svolto a margine di un evento di alta formazione dedicato alle tecniche avanzate e sostenibili per il miglioramento delle prestazioni dei sistemi idrici, che ha visto tra i relatori tanti illustri docenti universitari provenienti da atenei sparsi sull’intero territorio nazionale. Tra le istituzioni che si sono avvicendate durante i lavori, anche l’Istituto Superiore di Sanità, la Regione Campania e l’Ente Idrico Campano, al fine di tracciare una direzione comune alla luce dei nuovi scenari che si sono aperti grazie alle opportunità offerte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
“Oggi affrontiamo il tema del servizio idrico integrato: un elemento di grande attualità, che si lega al cambiamento climatico, al contenimento dei costi di gestione e alle emergenze che ci prepariamo ad affrontare. Occasioni come questa sono fondamentali poiché anche confrontarsi sull’innovazione e sulle moderne tecnologie significa gestire i servizi in maniera efficiente e nell’interesse dei cittadini” ha dichiarato il vicepresidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola, che ha curato l’apertura dei lavori.
“L’obiettivo di questa giornata è rafforzare la collaborazione tra i gestori che operano sul territorio e suggellare la sinergia con il mondo accademico, che ci fornisce sempre idee e soluzioni puntuali e innovative. Se riusciamo a porre in essere misure sempre più efficaci è grazie alla collaborazione con le università, che ci supportano nell’approccio alle nuovissime tecnologie. Tra le opportunità da mettere in campo, un corso di laurea dedicato proprio al servizio idrico integrato e la nascita di un polo formativo campano specializzato nel settore” sottolinea il presidente di Gori, Sabino De Blasi.
“Gori, in qualità di gestore industriale del servizio idrico, è riuscita a intercettare quasi tutte le opportunità offerte dal Pnrr, aggiudicandosi circa 100 milioni di euro per opere di risanamento e digitalizzazione della rete idrica, che sono in fase avanzata e interessano l’intero territorio servito. Ci siamo aggiudicati anche importanti fondi da destinare alla depurazione, per potenziare gli attuali sistemi di gestione dei fanghi in ottica di economia circolare, attraverso la creazione di strutture più innovative ed efficienti” le parole dell’amministratore delegato di Gori, Vittorio Cuciniello.
“Abbiamo messo in luce il grande lavoro svolto dall’Ente Idrico Campano per intercettare finanziamenti di straordinaria rilevanza con il Pnrr, che includono 130 milioni per la digitalizzazione, la distrettualizzazione e la riqualificazione delle reti idriche e 59 milioni per rendere più efficace la depurazione delle acque reflue e, ove possibile, trasformare gli impianti di depurazione in fabbriche verdi per consentire il riutilizzo delle acque depurate a scopi irrigui e industriali. Un’attività intensa e incessante per realizzare un’opera di risanamento ambientale senza precedenti e dare impulso allo sviluppo dei nostri territori” conclude il presidente dell’Ente Idrico Campano, Luca Mascolo.