domenica, Novembre 24, 2024
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Caserta, ospedale “S.Anna e S.Sebastiano” potenzia chirurgia oncologica

Si arricchisce all’azienda ospedaliera Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta l’offerta sanitaria, con il potenziamento della chirurgia oncologica, in particolare nel settore della chirurgia epato-bilio-pancreatica. Più di 30 i pazienti valutati, 7 gli interventi eseguiti nei primi tre mesi di lavoro. L’attività è partita in convenzione con l’Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II” di Napoli, per la necessità di completare, con la gestione chirurgica, i percorsi diagnostico-terapeutici rivolti ai pazienti con tumori del fegato, delle vie biliari e del pancreas, che vengono reclutati dal Gruppo Oncologico Multidisciplinare dell’azienda casertana dedicato alla cura delle neoplasie epato-bilio-pancreatiche (coinvolte le Unità operative di Oncologia Medica, Gastroenterologia, Chirurgia Generale e Oncologica, rispettivamente dirette da Michele Orditura, Rosario Cuomo, Dario Scala). In risposta a questa esigenza e con l’obiettivo di contrastare e ridurre per questa tipologia di malati la migrazione sanitaria fuori provincia o fuori regione, la Direzione Strategica del nosocomio casertano ha sostenuto l’attivazione del settore di chirurgia epato-bilio-pancreatica, promuovendo e siglando un accordo di collaborazione con l’Unità operativa di Chirurgia Epato-Bilio-Pancreatica Mininvasiva e Robotica ddell’azienda “Federico II”, diretta da Roberto Ivan Troisi. Il contributo consiste nel supportare e completare le attività del Gruppo Oncologico Multidisciplinare (Gom) fornendo prestazioni di consulenza specialistica con esecuzione di interventi di chirurgia epato-bilio-pancreatica maggiore e attività di formazione, aggiornamento e tutoraggio sul campo operatorio, finalizzata a implementare le competenze interne di alta specializzazione chirurgica nella gestione di questa famiglia di neoplasie. “Le patologie epato-bilio-pancreatiche – spiega il direttore generale dell’azienda ospedaliera di Caserta Gaetano Gubitosa – hanno un’incidenza particolarmente alta in Campania. È stato, quindi, fondamentale offrire ai pazienti del territorio casertano, affetti da patologie del fegato, delle vie biliari e del pancreas, la possibilità di una presa in carico globale, che gli garantisca, in casa propria, in ambito provinciale, tutti gli step della diagnosi e cura della malattia, incluso quello chirurgico, contribuendo ad evitare fenomeni di migrazione sanitaria verso altre regioni”.

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