giovedì, Dicembre 26, 2024
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Rigenera Campania”, a Nola la legge di iniziativa popolare per l’ambiente

Si terrà venerdì 15 marzo alle ore 17.30 a Nola presso il salone del Museo Storico Archeologico la presentazione della proposta di legge regionale di iniziativa popolare Rigenera Campania. Oltre cento tra associazioni e organizzazioni territoriali si sono messe insieme e hanno dato vita a un’ampia serie di proposte che intervengono su più filoni fondamentali nella lotta ai cambiamenti climatici nella nostra regione: bloccare il consumo di suolo, il dissesto idrogeologico e contrastare l’inquinamento dell’aria, il rilancio delle fonti rinnovabili per produrre energia pulita e ripubblicizzare la gestione dell’acqua, la conversione ecologica della produzione di cibo, per difendere e valorizzare il lavoro dei piccoli produttori e trasformatori all’insegna della sostenibilità.
Ne discutono Gianluca Napolitano, del direttivo regionale di Slow Food Campania, con Illuminato Bonsignore, esperto di energie rinnovabili e tra i promotori della Comunità Energetica Rinnovabile e Solidale di San Giovanni a Teduccio, Gabriele Riccardi, professore ordinario di Endocrinologia al Dipartimento di Medicina dell’Università Federico II e studioso della dieta mediterranea, Gennaro Esposito, presidente di Isde Medici per l’Ambiente Nola – Acerra, Guido Grosso, architetto ed esperto di pianificazione urbanistica, Salvatore Piscitelli, docente e presidente dell’Università delle Tre Età di Nola.
Obiettivo della campagna è la raccolta di almeno 10 mila firme per portare in Consiglio regionale una proposta di legge che è stata elaborata in un percorso partecipato di laboratori e incontri con un’idea di fondo: nella lotta ai cambiamenti climatici serve una radicale strategia di conversione ecologica di economia, società, organizzazione delle città.
Una sfida impegnativa ma di grande importanza in una regione dove si toccano livelli record di inquinamento dell’aria, uno stato penoso di tanti corsi d’acqua e tratti di costa, e il consumo dissennato di suolo non accenna a diminuire.

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