I militari del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale hanno eseguito un controllo amministrativo presso un opificio specializzato nella produzione e lavorazione di buste in polietilene per uso commerciale ed industriale in genere. Il controllo è stato effettuato a seguito di attività investigativa scaturita da precedenti controlli mirati alla verifica dei requisiti prescritti dalla normativa per la commercializzazione di borse in plastica per asporto merci e prodotti (shopper) eseguiti dapprima in un esercizio commerciale in Napoli e successivamente presso un grossista nella medesima città.
Durante il sopralluogo, i militari del Nucleo Investigativo hanno accertato che all’interno della sede operativa di una società con sede in Volla venivano prodotte e commercializzate varie tipologie di borse/sacchi in plastica, tra cui due distinte tipologie di borse con maniglie esterne dalle dimensioni del sacco per il trasporto di merci e prodotti. Queste borse non riportavano alcuna indicazione o marchio di certificazione previsti dal d.lgs 152/06 e sprovviste degli spessori minimi previsti dalla normativa.
I militari hanno elevato tre sanzioni amministrative in misura ridotta per un importo pari a 15mila euro. Inoltre, hanno sequestrato 5200 chilogrammi circa di borse per trasporto merci non conformi per un valore commerciale di circa 8300 euro. E’ ancora diffusa sul territorio – si sottolinea – la fornitura di sacchetti non a norma, in particolare presso gli esercizi commerciali al dettaglio e i mercati rionali ed ambulanti.
In tale contesto, il Gruppo Carabinieri Forestali di Napoli intende dare un impulso all’attività di contrasto del fenomeno illecito. Si raccomanda, ai consumatori una sempre maggiore attenzione all’utilizzo di sacchetti di plastica per la spesa, monouso biodegradabili e compostabili, conformi alla norma UNI EN 13432-2002 e di quelli riutilizzabili. Ricordando che, un sacchetto di plastica può impiegare fino a 1000 anni per dissolversi nell’ambiente.