venerdì, Dicembre 27, 2024
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Cicciano, area ex pastificio Russo: chiesta assemblea pubblica

CICCIANO – Un dibattito pubblico sull’area dell’ex pastificio Russo di Cicciano. A chiederlo, con un documento rivolto al presidente del consiglio comunale di Cicciano Lazzaro Alfano, è l’associazione “Il Campanile”, guidata da Umberto De Luca. Si tratta di una questione che desta sempre interesse nella comunità poiché, come spiega lo stesso De Luca “il controverso progetto dell’ex Pastificio Russo prevede un intervento di forte impatto causando un ulteriore consumo di suolo e un’insensata ondata cementizia”. Servono scelte politiche coraggiose, nette, in tema urbanistico. Cicciano ha bisogno di una visione diversa, fatta di aree verdi, più vivibile, meno inquinata dal traffico e soffocata dal cemento”. L’associazione, si legge nel documento, “da sempre ritiene che la riqualificazione di qualità dell’ex area del pastificio debba avvenire attraverso la tutela del comparto edile/commerciale locale, nel rispetto ambientale e con il coinvolgimento dell’intera cittadinanza, all’insegna della trasparenza e della partecipazione, pur dovendosi in ogni modo favorire l’iniziativa privata”.

Con questa premessa si rivolge quindi “un’istanza affinché si organizzi un pubblico confronto sulla correttezza delle procedure poste a fondamento di tale riqualificazione e sull’impatto negativo che la sua realizzazione produrrà all’interesse generale della cittadinanza nel caso non si provveda ad intervenire con adeguati correttivi”. L’argomento è stato portato diverse volte all’attenzione della cittadinanza, sottolinea il documento, a partire dalla data del rilascio del Pdc, proprio dall’attuale sindaco Giuseppe Caccavale e dagli amministratori che all’epoca facevano parte insieme a lui dell’opposizione, e anche su iniziativa di singoli cittadini e associazioni che “attraverso richieste di atti, esposti alle autorità pubbliche, petizioni, verbali di conferenza dei capigruppo, consigli comunali, istanze di annullamento in autotutela, ricorsi al Tar ed al Consiglio di Stato, articoli sulla stampa, che ne contestano la legittimità ed il mancato rispetto del territorio, dell’ambiente e dei singoli patrimoni dei ciccianesi”.

Il “Campanile” si dichiara anche disponibile a fornire tutta la documentazione pregressa, confidando nella sensibilità istituzionale del presidente del consiglio comunale a voler disporre quanto prima un confronto pubblico su questo argomento garantendo la discussione pubblica, la partecipazione e la trasparenza.

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