Rafforzare i controlli, elaborare interventi di tipo amministrativo e predisporre soluzioni normative. È con queste tre direttrici che il ministero dell’Istruzione e del Merito cercherà di arginare i cosiddetti “diplomifici” e “difesa del sistema pubblico di istruzione” e “contro ogni fenomeno di opacità e illegalità”, anche alla luce dell’incontro di oggi al dicastero su alcune verifiche svolte. Intanto, nella serata di ieri, il consiglio dei ministri ha autorizzato oltre 62 mila assunzioni a tempo indeterminato nella scuola. Di questi oltre 50 mila sono docenti, a cui – ha detto il ministro Giuseppe Valditara – “si aggiungeranno 30.000 posti per il prossimo concorso Pnrr, programmato per settembre”.
Sul versante dei “diplomifici”, il focus si concentrerà per il momento sugli istituti superiori paritari di tre regioni, Lazio, Campania e Sicilia, dove si sono stati riscontrati la gran parte degli istituti che hanno registrato un salto anomalo di iscrizioni per gli ultimi due anni di ciclo scolastico. Secondo un’inchiesta di Tuttoscuola sarebbero 92 gli istituti superiori “che presentano un fortissimo incremento di iscritti tra le quarte e le quinte classi dell’anno successivo” e che si trovano appunto in Campania (dove hanno sede 82 dei 92 istituti), Sicilia e Lazio. In questi 92 istituti si sono registrati dai 70 a oltre 200 iscritti, con percentuali di aumento fino a +6.800%. I 92 istituti registrerebbero, per Tuttoscuola, un giro d’affari di almeno 50 milioni e, l’inchiesta della rivista specializzata, “almeno 10mila neodiplomati della Maturità 2023 avrebbero acquisito un titolo (che ha valore legale) con modalità sospette”. Dal dossier emerge che i restanti oltre 1.300 istituti paritari superiori presentano un andamento delle iscrizioni del tutto fisiologico o quasi.
Nell’incontro al ministero, al quale hanno partecipato il ministro Giuseppe Valditara, il capo di gabinetto Giuseppe Recinto, il capo dipartimento Carmela Palumbo e il Direttore Generale dell’Usr Campania Ettore Acerra. Quest’ultimo ha consegnato al Valditara una relazione frutto delle verifiche svolte nel corso degli ultimi mesi dopo la richiesta del ministero. La relazione del direttore della Campania e gli approfondimenti svolti durante l’incontro hanno confermato la necessità di intervenire “in modo sistematico e su più piani per contrastare il fenomeno”. Domani verranno consegnate le prime relazioni ispettive inerenti alle regioni Campania, Lazio e Sicilia, che il Ministro aveva richiesto lunedì scorso. Intanto ieri c’è stato il via libera della Camera alle disposizioni per la prevenzione della dispersione scolastica mediante l’introduzione sperimentale delle competenze non cognitive nel metodo didattico. Lo scopo è di integrare i saperi disciplinari e le relative abilità fondamentali e di migliorare il successo formativo prevenendo analfabetismi funzionali, povertà educativa e dispersione scolastica, oltre che lo sviluppo armonico e integrale della persona, delle sue potenzialità e dei suoi talenti. (fonte Ansa)