lunedì, Novembre 25, 2024
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Crollo al cimitero di Napoli: bare in bilico e salme visibili

NAPOLI – Nuovo crollo nel cimitero di Poggioreale a Napoli. Un altro edificio di una congrega è venuto già e una serie di bare rischiano di cadere giù. La zona è stata recintata. Si tratta di un’area diversa da dove ci fu il precedente crollo del gennaio scorso e sul quale è stata aperta un’indagine con l’emissione di 20 avvisi di garanzia.

Il nuovo crollo ha interessato una congrega di quattro piani posta a monte del cimitero di Poggioreale, ben distante dall’area interessata dal precedente crollo di inizio anno. La costruzione si trova accanto al nuovo crematorio. Numerose le bare, almeno una decina, che con il cedimento del manufatto si trovano ora in un equilibrio precario, così come sono diverse le salme rese visibili e prive di ogni protezione. Sul posto è giunto l’assessore del Comune di Napoli al Verde con delega ai Cimiteri Vincenzo Santagada.

“Sgomenti e impotenti guardiamo a cosa è accaduto al Cimitero di Poggioreale, appena riaperto, con il crollo della congrega della Resurrezione. Anni di storia e di memoria della città di Napoli cancellati, con ogni probabilità, dalla sufficienza umana. Non sappiamo cosa stia accadendo per certo, ma siamo ormai convinti che ogni giorno che passa si mette a rischio un altro pezzo di questo luogo e, di conseguenza, di questo popolo”. Lo afferma Gennaro Tammaro, segretario generale Assofuneral, l’Associazione italiana imprese funebri, dopo il crollo che ha tirato giù una parte della Congrega di Gesù Risorto nel cimitero napoletano di Poggioreale.

“Vedere a distanza di pochi mesi dall’ultimo scandaloso crollo le stesse scene e addirittura più raccapriccianti, come le bare sospese tra le macerie – prosegue – ci fa sanguinare il cuore, come napoletani e come operatori del settore che da sempre immaginano per Poggioreale una sorte differente. Chiediamo risposte rapide e certe, e che le istituzioni facciano immediatamente tutto quello che è in loro possesso per arginare questo scempio immane”.

 

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