Il giudice di Napoli Maria Laura Ciollaro ha condannato a 5 anni, 6 mesi, 20 giorni di reclusione, con l’interdizione pubblici uffici il professore Angelo Scala coinvolto in una indagine della Procura di Napoli (sostituti procuratori Henry John Woodcock e Francesco Raffaele) in cui gli venivano contestate diverse tipologie di accusa, tra concussione, induzione indebita e falso.
Il docente di Giurisprudenza, difeso dall’avvocato Claudio Botti, ha incassato anche 14 assoluzioni, la cancellazione del reato di concussione e la derubricazione di diverse ipotesi d’accusa in traffico d’influenza.
Al professore Angelo Scala venne contestato di avere chiesto a numerosi studenti rapporti sessuali per poter superare gli esami, fatti che, secondo gli inquirenti, sarebbero avvenuti tra la primavera del 2019 e gli inizi del 2020. Secondo gli investigatori della Guardia di Finanza prima delle date degli esami si svolgevano incontri preliminari tra il professore e gli studenti, anche al di fuori dell’UniversitĂ .
In alcuni casi accertati, gli esami risultavano svolti formalmente nella sede dell’universitĂ , ma non erano stati svolti in quel luogo o, in alcuni casi, non erano mai stati sostenuti.
“Mi sembra comunque che – ha commentato l’avvocato Claudio Botti, legale del professore Scala – le dimensioni delle indagini escono da questa sentenza profondamente ridimensionate”.
Il giudice ha anche rigettato la richiesta di provvisionale da 20mila euro formulata dall’UniversitĂ Â Federico II che si era costituita parte civile al processo.